Bilancio in rosso all'Asp di Crotone... e non per la qualità dei servizi!
Il bilancio consuntivo del 2024 dell’Azienda sanitaria provinciale registra un passivo di 502.757,89 euro. Intanto l’utenza della provincia non può dirsi soddisfatta della qualità sanitaria erogata

CROTONE Una perdita di esercizio che non si giustifica con la qualità del servizio sanitario erogato per il 2024. Si chiude con un passivo di 502.757,89 euro il bilancio consuntivo del 2024 dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone.
Un bilancio che tiene conto dello stato patrimoniale che equivale a circa 500 milioni di euro (448.963.208,79) dei costi della produzione che sono calcolati in 435.543.135,08.
Facendo la differenza tra queste due cifre si ottiene il valore netto della produzione che risulta essere di 13.240.073,62 a cui si aggiungono i proventi e oneri straordinari che sono stati calcolati in 8.294.732,68.
I circa 13 milioni e gli 8 milioni rappresentano le entrate, mentre le voci delle uscite sono definite come proventi e oneri finanziari (-14.437.942,83) e imposte e tasse (-7.779.621,36).
La differenza tra le entrate e le uscite è di meno 502.757,89, che rappresentano le perdite e, quindi, il rosso in bilancio
In sé questa non è non sarebbe una grande cifra se l’Asp di Crotone avesse garantito una sanità di qualità ai suoi assistiti. La sanità, quando c’è, ha un costo e anche se determina un buco nel bilancio si giustifica. Il problema è che c’è il buco e questo non trova giustificazione alcuna perché l’utenza della provincia di Crotone non può dirsi soddisfatta della qualità sanitaria erogata. Il “San Giovanni di Dio”, che una volta era il punto di riferimento della buona sanità in Calabria perde ogni giorno più colpi ed è stato ridotto quasi ad un pronto soccorso.
A Crotone non si investe nemmeno per la struttura ricettiva cosa che si sta facendo nelle altre quattro province calabresi, dove sono in atto attività per la costruzione di nuovi ospedali
La realizzazione di un nuovo ospedale avrebbe giustificato il buco. Si registrano arretramenti anche nella gestione della diagnostica. Il laboratorio analisi dell’ospedale, così come tutte le altre strutture finalizzate alla diagnostica non riescono a soddisfare l’intera utenza che è costretta a fare riferimento alle strutture private presenti in città e nel resto della provincia.
Chi si è rivolto ad una struttura privata per analisi o altro ha scoperto che, pur avendo esenzioni, è costretto a pagarsi alcune prestazioni di tasca propria
Un esempio è l’esame del Psa. Chi ha avuto o ha un tumore alla prostata se va in ospedale non paga. Ma per ottenere tale sgravio deve alzarsi all’alba. Così succede che molti malati stanno rinunciando a curarsi perché non hanno soldi per pagarsi le prestazioni comprese le attività in intra moenia che si fanno nei reparti dell’ospedale pubblico a pagamento.
Ci sono spese che, nel bilancio del 2024, sono diminuite rispetto all’esercizio 2023. Probabilmente queste diminuzioni sono legate ai tagli fatti sulla pelle dell’utenza che così è costretta a mettere mano al proprio bilancio per non aggravare quello dell’Asp che, in ogni caso, chiude in rosso.