Network contact, verso la mobilitazione: «Atteggiamento ostile di Poste»
Le segreterie regionali della Calabria Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl-Telecomunicazioni: «Grave atteggiamento nei confronti dei lavoratori impiegati nella commessa»

CATANZARO «Grave atteggiamento di Poste italiane nei confronti dei lavoratori impiegati nella commessa Network Contact di Crotone». È quanto scrivono le Segreterie regionali della Calabria Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl-Telecomunicazioni.
Le Organizzazioni sindacali intendono denunciare con forza che «nonostante il ruolo fondamentale svolto da questi lavoratori nell’assicurare servizi essenziali e nel garantire la qualità e la continuità delle attività richieste, Poste italiane continua a mantenere un atteggiamento distaccato, noncurante e, in molti casi, chiaramente ostile».
«Ci riferiamo a una costante mancanza di dialogo – spiegano le sigle di categoria -, all’assenza di risposte concrete alle richieste di confronto e alla totale indifferenza verso le condizioni di lavoro e la stabilità occupazionale di centinaia di operatori e operatrici. Questa situazione è intollerabile. Poste Italiane non può continuare a trincerarsi dietro logiche puramente commerciali quando sono in gioco i diritti, la dignità e il futuro lavorativo».
«Mentre su Crotone – sottolineano i sindacati -, a seguito del forte calo dei volumi di lavoro da parte del committente Poste italiane, siamo stati costretti ad applicare una pesante e gravosa solidarietà difensiva per mantenere i livelli occupazionali, altre aziende fornitrici di servizi per Poste italiane annunciano (a Roma) la necessità di assumere 60 lavoratori».
«Chiediamo un cambio di passo immediato – rivendicano i sindacati -. Serve responsabilità sociale, trasparenza e disponibilità al confronto. Serve riconoscere il valore del lavoro che viene svolto e assumere impegni concreti in termini di tutele, continuità occupazionale e qualità del lavoro».
«In assenza di risposte rapide e concrete – avverto in conclusione i sindacati -, non esiteremo ad attivare tutte le forme di mobilitazione necessarie a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti».