L'arte bianca
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CROTONE «Crotone, città di storia millenaria e cultura profonda, vanta tra i suoi figli uno degli artisti più rappresentativi del Settecento meridionale: Nicola La Piccola. Oggi, più che mai, è giunto il momento di restituire il giusto riconoscimento a questa figura attraverso la realizzazione di una mostra nazionale che celebri la sua arte, il suo pensiero e il suo contributo alla storia dell’arte italiana». È la proposta lanciata dall'intellettuale crotonese Romano Pesavento all'Amministrazione comunale pitagorica. 

Nicola La Piccola, nato a Crotone nel 1730, è stato uno dei maggiori interpreti dell’arte sacra del suo tempo. Formatosi tra Napoli e Roma, dove poté confrontarsi con le principali correnti artistiche dell’epoca, La Piccola riuscì a fondere la solennità del barocco con una sensibilità pittorica personale, radicata nella spiritualità popolare del Sud. Le sue opere, sparse tra chiese, palazzi e collezioni private, testimoniano un talento raffinato, che oggi rischia di essere dimenticato. 

Crotone, coro della cattedrale. Tela di Nicola La Piccola: Gesù di ritorno dai Dottori (1767)

«Organizzare una mostra nazionale su Nicola La Piccola nella sua città natale - spiega Pesavento - avrebbe un significato profondo e simbolico. Non solo sarebbe un atto di giustizia storica nei confronti di un artista crotonese, ma rappresenterebbe anche un’occasione concreta per valorizzare il patrimonio culturale cittadino, rilanciare il turismo e accrescere l’orgoglio identitario della comunità». 

S. Germano e S. Benedetto nel deserto, Cappella di S. Benedetto, braccio transetto sinistro

«La mostra potrebbe coinvolgere - suggerisce Pesavento - istituzioni museali, chiese e archivi storici, per raccogliere opere, documenti, lettere e materiali biografici. L’esposizione potrebbe essere ospitata in uno spazio prestigioso come il Museo archeologico nazionale di Crotone, integrandosi con percorsi artistici e culturali già esistenti». 

Patrica (FR), tela di Nicola La Piccola raffigurante il Battesimo di Cristo, 1767

«La realizzazione della mostra attirerebbe - sostiene Pesavento - studiosi, appassionati d’arte e turisti da tutta Italia, generando un indotto economico importante per la città. Convegni, visite guidate, laboratori didattici per le scuole e pubblicazioni critiche potrebbero arricchire il progetto, trasformandolo in un evento di portata nazionale». 

Roma, palazzo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, tela di Nicola La Piccola, seconda metà del sec. XVIII

Secondo Pesavento «rilanciare la figura di La Piccola è anche un modo per ricordare a tutti che Crotone non è soltanto la città di Pitagora e dell’antica Kroton, ma è anche terra di artisti, pensatori e creativi che hanno lasciato un segno nel panorama culturale italiano. Promuovere questa mostra è, quindi, una sfida culturale e civica che l’amministrazione comunale potrebbe raccogliere con orgoglio».

«Proponiamo ufficialmente all’Amministrazione comunale di Crotone - entra nel merito Pesavento - l’istituzione di un comitato scientifico per la realizzazione della prima mostra nazionale dedicata a Nicola La Piccola. Un progetto che unisce memoria storica, valorizzazione artistica e rilancio territoriale. È tempo di restituire voce e luce a uno dei grandi figli dimenticati della città», conclude Pesavento.


 


 

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