La "ricetta" di Tomaino per Crotone: «Guardare oltre le classifiche»
L'intervento del segretario provinciale dell'organizzazione sindacale Confial che propone: «Serve però un patto di comunità tra politica e istituzioni»
CROTONE Riceviamo e pubblichiamo integralmente un intervento di Fabio Tomaino, segretario provinciale dell'organizzazione sindacale Confial a Crotone, contenente un'analisi socio-economica sul territorio crotonese.
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Crotone oltre le classifiche
Il Rendiconto sociale Inps, la classifica del Sole 24 Ore e il rapporto di Italia Oggi ci consegnano una fotografia che non possiamo ignorare: un territorio che affronta ancora fragilità su salari, servizi, occupazione e infrastrutture, collocandoci spesso nelle parti basse delle graduatorie nazionali.
Ma leggere queste classifiche con distacco sarebbe l’errore più grande. Significherebbe diventare indifferenti ai problemi reali del territorio. Significherebbe ridurre la nostra comunità a numeri, senza cogliere l’occasione per un’analisi seria. E significherebbe, soprattutto, rischiare di lasciare le nostre potenzialità inespresse.
Perché i numeri più duri, se letti con responsabilità, raccontano sempre un’altra verità, ovvero che dentro le criticità esistono margini di crescita, spazi da riempire, possibilità concrete. E tutto questo parte necessariamente dal problema dei problemi: l’ambiente.
Un tema che per Crotone non è solo una ferita aperta, ma può e deve diventare una grande opportunità di riscatto sociale, di tutela sanitaria, di sviluppo e investimenti.
Perché dove c’è bonifica c’è ricostruzione, dove c’è ricerca c’è innovazione, dove c’è ambiente sano c’è qualità della vita e lavoro vero.
E non basta neppure - come accaduto quest’anno - una classifica che strizza l’occhio alla qualità amministrativa, restituendoci un’immagine leggermente più positiva.
Un territorio può anche presentarsi meglio, può anche indossare un bell’abito, ma senza sostanza non c’è sviluppo. E la sostanza richiede una visione chiara del futuro, investimenti mirati, politiche coraggiose e un’idea di crescita che non sia di facciata ma strutturale.
Su questi principi dovrebbe concentrarsi ogni riflessione o dibattito di tutte le forze sane del nostro territorio: andare oltre le etichette, oltre gli indici, oltre gli automatismi delle classifiche.
Ed è proprio in questa direzione che la Confial di Crotone sta cercando di animare un confronto serio, maturo e costruttivo, capace di unire e non di dividere. Perché Crotone non è un territorio marginale:
ci sono giovani che non smettono di crederci,
lavoratori che sperano,
aziende che resistono,
energie sociali che chiedono riscatto,
una comunità che non è mai stata indifferente al proprio destino.
E quando le classifiche ci mettono in fondo, ci ricordano allo stesso tempo ciò che davvero possediamo:
una posizione geografica strategica;
un clima competitivo;
una intermodalità unica con porto, ferrovia e aeroporto racchiusi in soli 15 km, una rarità del mediterraneo;
un patrimonio ambientale che può diventare cura, sviluppo, ricerca;
e una comunità che, nonostante tutto, non ha mai rinunciato a sperare.
Per trasformare questa ricchezza in crescita serve però un patto di comunità.
Un patto dove politica e istituzioni smettono di rimanere impigliate in dispetti, dispettucci, personalismi e contrapposizioni sterili, e tornino finalmente a dare l’esempio.
Perché lo sviluppo è l’unico modo per proteggere i giovani dagli individualismi, dalla cultura del “tutti contro tutti”, dalla fuga forzata.
È l’unico modo per ridare dignità al lavoro, qualità alla vita, futuro alla nostra terra. E il messaggio che dobbiamo lanciare non è uno slogan, ma un messaggio pratico:
- dimostrare che sappiamo stare insieme,
- che sappiamo dialogare,
- che sappiamo progettare,
- che sappiamo mettere la comunità davanti agli egoismi.
Crotone ha tutto per cambiare davvero. E se sapremo trasformare potenzialità in sviluppo, sviluppo in lavoro, lavoro in libertà, allora avremo raggiunto il risultato più importante: avremo ridato futuro ai nostri giovani e dignità al nostro territorio.
Fabio Tomaino - Segretario provinciale Confial Crotone

