Quattordici "grane" da Fials per la commissaria Asp: è stato di agitazione
Il segretario provinciale della sigla di categoria, Francesco Sarcone, ha scritto al prefetto per convocare il tentativo obbligatorio di conciliazione

CROTONE Una dichiarazione dello Stato di agitazione del personale del comparto Sanità presso l’Asp di Crotone, contestuale richiesta di attivazione del tentativo obbligatorio di conciliazione, è stato inoltrato dall'organizzazione sindacale Fials provinciale di Crotone all'indirizzo del commissario straordinario Monica Calamai e, per conoscenza, al prefetto di Crotone Franca Ferraro e al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

«La decisione si rende necessaria – spiega nella missiva il segretario provinciale Francesco Sarcone - a seguito di persistenti criticità organizzative, gestionali e contrattuali, già rappresentate con apposite comunicazioni, e ad oggi prive di riscontro, che incidono negativamente tanto sulle condizioni di lavoro del personale quanto sulla qualità dei servizi resi all’utenza».

In particolare, la Fials segnala ben 14 aree di criticità integralmente qui riportate:
1. Assenza di interlocuzione con la Direzione strategica e, in particolare, con il commissario straordinario, nonostante formale richiesta di incontro trasmessa in data 17 giugno 2025, corredata da una proposta organizzativa coerente con l’Atto aziendale vigente (delibera n. 253/2016).
2. Inapplicazione del regolamento relativo alla libera professione del comparto e assenza di chiarezza sui criteri di gestione.
3. Criticità nella trasparenza delle procedure selettive e gestionali, con riferimento alla normativa anticorruzione e alla composizione delle commissioni esaminatrici.
4. Disallineamento tra fabbisogni assistenziali reali e assegnazione del personale, in assenza di criteri oggettivi e trasparenti.
5. Spostamenti del personale tra servizi sanitari e amministrativi non sempre supportati da atti organizzativi coerenti con i principi di equità e funzionalità.
6. Mancata corresponsione di arretrati (es. buoni pasto) e mancata adozione del relativo regolamento.
7. Mancato pagamento delle performance per gli anni 2022, 2023 e 2024.
8. Non applicazione delle indennità previste dal Ccnl in tema di vestizione/svestizione.
9. Problematiche nella gestione dei turni e degli orari di lavoro, con conseguenti ripercussioni sul benessere psico-fisico degli operatori.
10. Utilizzo non uniforme di permessi e benefici previsti da norme di tutela, con necessità di una regolamentazione chiara.
11. Condizioni strutturali critiche in diverse unità operative (es. ascensori non a norma, percorsi promiscui, ambienti di lavoro inadeguati).
12. Segnalazioni di rischio in aree sensibili, come il nuovo pronto soccorso, in merito a cui si chiede conferma del possesso di tutte le autorizzazioni di agibilità.
13. Mancato aggiornamento delle indennità per specifiche aree operative ad alta intensità assistenziale.
14. Gestione del Servizio 118, per cui si ritiene opportuna (governo) la piena riattribuzione in capo all’Asp di Crotone, alla luce dei gravi episodi disorganizzativi e a tutela dei cittadini e pazienti della provincia di Crotone e non solo!

Alla luce di tutto ciò e nel pieno rispetto della normativa vigente, l'Organizzazione sindacale chiede per tanto «l’attivazione urgente del tentativo obbligatorio di conciliazione presso la sede competente, come previsto dall’art. 2 della Legge n. 146/1990 e successive modificazioni».
«Resta inteso che - avverte Sarcone -, in assenza di soluzioni condivise e concrete nell’ambito della procedura conciliativa, ci si riserva di intraprendere ulteriori forme di mobilitazione, ivi comprese eventuali azioni di sciopero, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di servizi pubblici essenziali».