L'arte bianca
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GIOIA TAURO «Nel dare pieno adempimento alle politiche di tutela ambientale – informa una nota –, l’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio ha affidato in concessione, a seguito di gara pubblica, il servizio di gestione e raccolta dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che scalano i porti di Crotone e di Corigliano Calabro alla ditta “Sir Spa” di Brindisi per una durata di 36 mesi».

Andrea Agostinelli

L’Ente guidato dal presidente Andrea Agostinelli «continua a mettere in atto le politiche di sostenibilità ambientale a cui i porti europei sono chiamati a dare concrete risposte, per attuare una maggiore salvaguardia dell’ambiente marino».

«Si tratta di un’attività – spiega la nota – inquadrata all’interno di un contesto normativo organizzato in un preciso percorso di crescita delle politiche ambientali, sia nazionali che europee, ritenute necessarie alla complessiva tutela del Pianeta. Ai sensi della Direttiva Ue 2019/883 del Parlamento e del Consiglio europei del 17 aprile 2019, recepita in Italia dal decreto legislativo numero 197 dell’8 novembre 2021, è stato infatti disciplinato che tutte le navi, indipendentemente dalla loro bandiera, che fanno scalo o che operano in un porto dello Stato, sono obbligate a conferire i rifiuti prodotti a bordo e i residui del loro carico».

Il porto di Crotone

«A tale proposito – sottolinea la nota –, il decreto legislativo 152/2006 e seguenti hanno stabilito che l’organizzazione dei rifiuti prodotti dalle navi nelle aree portuali è di competenza esclusiva delle Autorità portuali, ove istituite, o delle Autorità marittime. Nell’ambito delle politiche di sostenibilità ambientali, nell’Unione europea, al fine di garantire una maggiore tutela del mare, la salvaguardia dell’ambiente marino è quindi organizzata su un doppio binario: da una parte, è sancito l’obbligo del vettore di conferire i rifiuti in porto, con relativo pagamento della tariffa, e dall’altro, dispone in capo all’Ente pubblico l’onere di organizzare il servizio, da destinare in concessione attraverso una gara pubblica di affidamento e, nel contempo, di stabilire il luogo dove conferire i rifiuti, organizzati in dedicati impianti di raccolta, che possono essere fissi o mobili».

Il porto di Corigliano Calabro

«In questo contesto normativo – aggiunge la nota – di tutela ambientale comunitario e nazionale si inserisce il “Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi per i porti di Crotone e di Corigliano Calabro”, adottato dall’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno Meridionale e Ionio, che individua i luoghi dello smaltimento, le tariffe da pagare e l’affidamento in concessione dell’attività di raccolta. Il servizio dovrà essere fornito a tutte le tipologie di navi, da carico, crociera, nonché ai pescherecci e alle imbarcazioni da diporto».

«Tra gli obblighi previsti dalla concessione – rende noto il comunicato –, la ditta Sir dovrà effettuare la racconta giornaliera dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi, il lavaggio dell’area destinata alle operazioni di raccolta e deposito dei rifiuti. Dovrà altresì rimuovere, trasportare e smaltire il contenuto dei cassonetti ubicati presso le isole ecologiche nonché procedere alla relativa pulizia dei cassonetti. Non ultimo, dovrà procedere allo smaltimento dei rifiuti pericolosi e dei rifiuti speciali», conclude la nota.