È emergenza affitti a Crotone, la Fiaip chiede di aprire tavolo di confronto
Intervento del segretario interprovinciale della Federazione italiana agenti immobiliari professionali: «Non è un disagio di pochi: riguarda chi è più fragile, anche chi lavora»
CROTONE «A Crotone la ricerca di una casa in affitto è diventata, per moltissime persone, una delle esperienze più frustranti. Lo si legge sui social, lo si sente nei bar, lo vediamo ogni giorno: famiglie che cercano per mesi senza trovare nulla, giovani che vorrebbero costruire un percorso autonomo ma non riescono, lavoratori che arrivano qui e non sanno dove stare». È quanto denuncia in una nota stampa Giacinto Folino, segretario interprovinciale Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) per Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia
«È una sensazione diffusa - scrive Folino -, trasversale. Non è un disagio di pochi: riguarda chi è più fragile, ma anche chi lavora, chi ha un reddito stabile, chi semplicemente vorrebbe vivere in città con dignità. Non si può spiegare tutto con gli affitti brevi».
Il presidente nazionale Fiaip, Fabrizio Segalerba, lo ha ricordato di recente: in Italia gli immobili destinati alle locazioni turistiche rappresentano una quota minima dell'intero patrimonio, e non sono un vero ostacolo al mercato residenziale.
«Il nodo principale sta altrove - spiega Folino -, ed è profondo: molti proprietari temono la morosità, il contenzioso, i tempi della giustizia, i costi di regolarizzazione degli immobili e l'assenza di tutele rapide ed efficaci. Quando queste paure superano il beneficio dell'affitto a lungo termine, la conseguenza è inevitabile: le case restano vuote oppure vengono utilizzate solo nella stagione estiva, quando è più semplice gestirle».
«Nel frattempo, però, chi una casa la cerca - commenta Folino - deve affrontare una realtà che fa male: disponibilità quasi zero, richieste di garanzie rigide, diffidenza reciproca. È così che si crea una tensione sociale evidente, che esplode nei commenti online e nelle discussioni pubbliche. Da un lato i proprietari che cercano sicurezza; dall'altro persone che si sentono giudicate o escluse. In mezzo, un mercato che non riesce più a mettere in contatto le necessità degli uni con le possibilità degli altri».
«Negli ultimi mesi Regione e amministrazione locale - informa Folino - hanno attivato e aggiornato diversi strumenti di sostegno: contributi per chi è già in locazione, progetti rivolti alle situazioni di fragilità, percorsi dell'Agenzia sociale per la casa previsti nei programmi territoriali. Sono interventi utili, che rispondono a bisogni reali, ma da soli non riescono ancora a incidere sul nodo strutturale che riguarda l'intera comunità: la scarsità di abitazioni disponibili a lungo termine e l'assenza di meccanismi capaci di dare ai proprietari quella serenità necessaria per rimettere gli immobili sul mercato in modo stabile».
«È qui – sottolinea Folino - che si concentra la vera criticità. Quando l'offerta è così bassa, quando una famiglia o un lavoratore non riescono a trovare una casa nemmeno potendosela permettere, quando la città diventa un luogo dove si può soggiornare ma sempre meno un luogo dove si può vivere, allora non siamo davanti a una questione tecnica: siamo davanti a una questione civica».
Per affrontare una trasformazione di questa portata serve un confronto stabile.
Per questo il Collegio interprovinciale Fiaip Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia rivolge «un appello all'amministrazione pubblica e a tutte le forze politiche per l'avvio di un tavolo tematico sulle locazioni, aperto alle competenze tecniche e ai contributi del territorio».
«Il tema della casa - conclude Folino - non è una questione episodica né stagionale: è il presupposto della qualità della vita e della crescita della nostra città».

