Occhiuto ai Tis del Comune di Crotone: «Non posso obbligare nessuno»
Il presidente della Giunta regionale calabrese replica alla richiesta d'aiuto dei tirocinanti: «Le scriviamo con il cuore gonfio di amarezza»

CROTONE «Purtroppo non posso obbligare nessuno. Sto facendo tutto quello che la Regione può fare». È la risposta tramite messaggistica istantanea del presidente della Giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, alla lettera che i 34 Tis del Comune di Crotone gli hanno rivolto chiedendo un intervento circa il percorso avviato dall'Ente per la loro stabilizzazione che prevede, almeno per il momento, l'assunzione di solo 10 unità.
Sebbene solerte e in un certo senso laconica, la risposta del presidente contiene in sé tutte le rispsote che, forse, il 34 Tis del Comune di Crotone non volevano sentire, sperando fino all'ultimo in una intercessione di Occhiuto su Voce, visto i rapporti che intercorrono fra i due, ma anche in ragione dell'influenza politica esercitata sul primo cittadino pitagorico. C’è tempo sino a domani, 31 luglio, per fare l’operazione. I tempi, quindi, sono stretti e i tirocinanti domani mattina grideranno forte per chiedere dignità dentro al palazzo comunale, dove è stata organizzata una iniziativa di astensione dal lavoro in presenza.
Di seguito il testo integrale della lettera scritta dai tirocinanti a Occhiuto.
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Onorevole Presidente della Regione Calabria,
noi, Tirocinanti di inclusione sociale (Tis) in servizio presso il Comune di Crotone, Le scriviamo con il cuore gonfio di amarezza e profonda preoccupazione per la nostra situazione lavorativa. Abbiamo appreso con sconcerto la decisione dell'amministrazione comunale di voler stabilizzare solamente 10 dei 34 TIS attualmente impiegati, una scelta che riteniamo incomprensibile e profondamente ingiusta.
Nonostante Sindaco, Vicesindaco e Dirigente al Personale ci abbiano ripetutamente manifestato l'impossibilità di fare di più per presunta mancanza di risorse, questa giustificazione ci appare debole, soprattutto considerando che il Comune di Crotone si dichiara un ente "virtuoso". Siamo rimasti sbalorditi nel constatare che altri enti della nostra provincia, come l'ASP di Crotone, il Comune di Rocca di Neto e persino la Provincia di Crotone, hanno annunciato la stabilizzazione di tutti i loro tirocinanti.
Il Comune di Crotone, invece, resta fermo sulla delibera di giunta n. 336 del 22 luglio 2025, che prevede un reclutamento a tempo indeterminato con rapporto di lavoro part-time al 50% per un numero così esiguo di noi. Questa decisione è un segnale preoccupante e contraddittorio
Ci preme sottolineare che la Provincia di Crotone, pur versando in gravi difficoltà finanziarie con ritardi nei pagamenti degli stipendi e sindacati in stato di agitazione, ha dimostrato una maggiore volontà politica nella stabilizzazione dei suoi tirocinanti. Questo evidenzia una palese mancanza di volontà politica da parte del Comune di Crotone.
Ci sono inoltre numerose opportunità finanziarie che sembrano inspiegabilmente ignorate dall'amministrazione comunale. La Regione Calabria ha annunciato l'intenzione di aumentare il contributo regionale a 54.000 euro per ciascuna assunzione. Inoltre, in commissione bilancio al Senato è stato approvato un emendamento che destina direttamente alla Regione Calabria i 5 milioni di euro già previsti nel bilancio dello Stato per la stabilizzazione dei tirocinanti. Queste risorse si aggiungono al contributo una tantum di 54.000 euro già previsto per ogni lavoratore stabilizzato. Tutte queste agevolazioni dovrebbero facilitare le amministrazioni nella stabilizzazione del personale precario.
Il Comune di Crotone ha il dovere di assumersi la responsabilità delle nostre assunzioni. Per anni abbiamo garantito il funzionamento di interi settori della macchina amministrativa e ora meritiamo rispetto, risposte e soluzioni credibili. È tempo che chi, come Crotone, può e deve fare la propria parte, lo faccia. Ogni giorno abbiamo contribuito al funzionamento dei servizi del Comune; ora ci aspettiamo la stessa collaborazione.
La nostra situazione è divenuta insostenibile. La disperazione che viviamo quotidianamente ci sta portando al limite. Le assicuriamo che tra di noi serpeggia una profonda angoscia e la paura che alcuni colleghi possano compiere gesti estremi, persino minacciare il suicidio, se non verrà trovata una soluzione rapida e concreta alla nostra stabilizzazione. Non vogliamo arrivare a questo punto.
Per manifestare il nostro profondo dissenso e richiamare l'attenzione su questa situazione inaccettabile, Le annunciamo che nella giornata di giovedì 31 luglio, pur recandoci regolarmente in Comune, non garantiremo lo svolgimento delle mansioni cui siamo assegnati. Questa azione simbolica vuole essere un forte segnale per l'amministrazione, affinché prenda atto delle nostre legittime richieste e proceda con la stabilizzazione di tutti i 34 tirocinanti, nel pieno rispetto del nostro lavoro e del nostro futuro.
Data la gravità della situazione e l'urgenza di un Suo intervento, La invitiamo caldamente a essere presente domani, 31 luglio, presso il Comune di Crotone, per ascoltare direttamente le nostre ragioni e contribuire a sbloccare questa drammatica situazione. Chiediamo con urgenza un Suo autorevole intervento.
Con la speranza di un Suo pronto riscontro e di un celere intervento, La ringraziamo anticipatamente.
I Tirocinanti di Inclusione Sociale del Comune di Crotone