Corsi di formazione truccati, eseguiti un arresto e due misure interdittive
Si allargano le maglie dell'inchiesta che aveva portato alle misure cautelari nei confronti di un'ex dirigente scolastica e del genero: nella rete docenti e collaboratrici scolastiche
CROTONE Nuovi sviluppi nell’inchiesta del 12 novembre scorso sui corsi di formazione scolastici e universitari che ha toccato l’Istituto di istruzione superiore “Pertini-Santoni” di Crotone. Eseguiti dai carabinieri un arresto e due misure interdittive della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e del pubblico servizio ricoperto con divieto di svolgere l’attività d’insegnamento, fino al termine dell’anno scolastico 2025-2026, a carico di altrettanti docenti e collaboratori scolastici per corruzione, concussione, truffa aggravata, falso ideologico e materiale, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ ufficio.
Il gip di Crotone Elisa Marechetto, ha disposto ulteriori misure cautelari nell'ambito dell'indagine che, nei giorni scorsi, aveva portato agli arresti domiciliari l'ex dirigente scolastica Ida Sisca, 69 anni, e il genero Ernesto Calabretta, 40 anni, titolare di un centro di formazione. I carabinieri del Nucleo operativo di Crotone hanno notificato oggi la misura degli arresti domiciliari a Giovanni Carbone, di 64 anni, e due provvedimenti interdittivi dalla funzione pubblica alle insegnanti Francesca Arcuri (52), e Lucia Rita Muscò (64), con divieto di svolgere attività di insegnamento fino al termine dell'anno scolastico 2025-2026.
Il 19 novembre 2025, i carabinieri del nucleo investigativo del dipendente reparto operativo, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, arresti domiciliari, nei confronti di una persona Giovanni Carbone, già docente e dipendente del Miur, nonché titolare di quote societarie in una “Srls” con sede in Roma operante nel campo delle attività didattiche culturali e ricreative di ogni genere, gestione di corsi di laurea e formazione professionale nonché, all’epoca dei fatti ed attualmente, inquadrato come figura di coordinamento tra scuola ed università E-Campus.
Misure cautelari, emesse dal Tribunale di Crotone – Ufficio gip - su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal procuratore Domenico Guarascio, per aver, concorso tra di loro, a vario titolo, nella commissione dei reati di “corruzione”, “rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio”.

Le indagini hanno permesso di disvelare a carico di Giovanni Carbone 64enne, nell'esercizio delle sue cariche, le condotte illecite di corruzione e rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio. In quanto, un Pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio, allo stato ignoto, per garantire la rivelazione anticipata, prima della data della prova, delle risposte dei quesiti dei test pre-selettivi concorso Tfa sostegno – scuole secondarie di secondo grado – bandito dall’università “Link Campus University” di Roma per l’anno scolastico 2021-2022 (settimo ciclo), riceveva o, comunque, accettava la promessa di ricevere una somma di denaro da parte di alcuni intermediari tra cui C.G. 64enne, il quale, a sua volta, riceveva ovvero accettava la promessa di ricevere una somma di denaro pari a 5.000 euro, che tratteneva solo in parte per il ruolo di mediazione svolto, da parte di Ida Sisca 69enne già dirigente scolastica in Crotone e Ernesto Calabretta 40enne responsabile del polo didattico Ecampus di Crotone i quali, a loro volta, rivelavano le risposte dei quesiti, da ritenersi segreti, previo pagamento di una somma di denaro, a numerosi candidati al citato concorso.
Sempre nell’ambio dello stesso provvedimento emesso dall’Autorità giudiziaria, sono stati sottoposti alla misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e del pubblico servizio ricoperto, con divieto di svolgere l’attività d’insegnamento, fino al termine dell’anno scolastico 2025-2026 in corso, Francesca Arcuri 52enne e Lucia Rita Muscò 64enne entrambe docenti e collaboratrici del dirigente scolastico presso l’Istruzione superiore “Pertini-Santoni” di Crotone, in quanto ritenute responsabili di più condotte illecite.
A Francesca Arcuri si contesta “concorso in falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici, concorso in Truffa”, in quanto, in qualità di membro della commissione valutazione domande di partecipazione all’avviso pubblico di selezione per l’assunzione di 25 educatori professionali, per la realizzazione di un progetto di sostegno ad alunni con disabilità, formando il verbale della commissione esaminatrice del 09 maggio 2022, in concorso con altre persone, attestavano falsamente fatti dei quali l’atto era destinato a provare la verità, ossia che in quella data erano pervenute nei termini previsti delle candidature quando in realtà in quella data non era pervenuta alcuna domanda in tal senso.
Inoltre attestava falsamente, in concorso con altre persone, che una candidata era risultata idonea con il punteggio di 1.60 a esisto di valutazione dei parametri indicati nel bando, quando, in realtà, nel caso in esame, non si era provveduto al alcuna specifica valutazione della candidatura in questione ed, inoltre, la sua selezione è risultata l’esito di una concertazione tra la commissione e Ida Sisca, 69enne già dirigente scolastica in Crotone, fondata su di un curriculum mendace nemmeno allegato agli atti della procedura.

In concorso con altre persone, in qualità di membro della commissione valutazione domande di partecipazione all’avviso pubblico di selezione per l’assunzione di 25 educatori professionali, per la realizzazione di un progetto di sostegno ad alunni con disabilità, con artifizi e raggiri induceva in errore l’amministrazione scolastica (e la provincia di Crotone erogatrice dei fondi del progetto) al fine di fare stipulare un contratto di educatore ad una candidata che non ne aveva titolo.
In concorso con altre persone, nella sua carica di vicepreside, dell’Istituto d’Istruzione superiore “Pertini-Santoni” di Cotone, di concerto con la dirigente scolastica, ometteva accorgimenti organizzativi capaci di coprire l’assenza ingiustificata dal lavoro di una insegnante a tempo determinato nella fattispecie la figlia della dirigente scolastica, inducendo così in errore l’amministrazione scolastica sull’effettiva prestazione di lavoro della docente alla quale veniva corrisposti indebitamente la somma di circa 3,376,44 euro non dovute.
A carico di Lucia Rita Muscò si contesta: il “concorso in falso ideologico e falso materiale e concussione” in quanto in concorso con la già dirigente scolastica, nella qualità di vicaria della predetta dirigente, materialmente risultava la redattrice del documento mendace con il quale veniva attestato falsamente fatti dei quali l’atto era destinato a provare la verità, ossia che tale domanda fosse stata presentata “per le vie brevi” in forma “regolare” e “pervenuta come dovuta”, quando, in realtà essa era del tutto intempestiva, ponendo in essere una condotta volta a far sostenere gli esami integrativi, per la maturità da geometra, da parte di un candidato.
In quanto, in concorso con altre persone, nella qualità di vicaria della dirigente scolastica, dopo che i professori commissari d’esame per le prove degli esami integrativi di un candidato esterno, si erano rifiutati di assicurarne la promozione “per forza” riportava agli stessi la posizione della dirigente scolastica mediante la minaccia di non rilasciare ai professori commissari d’esame l’autorizzazione ad esercitare la libera professione per l’anno scolastico successivo, qualora non avessero assicurato, al candidato, la promozione “per forza” ai suddetti esami integrativi, costringendoli, di fatto, ad assicurare tale utilità.

