Slitta la nomina di Calamai all'Aom di Genova, ma il contratto è pronto
La giunta regionale della Liguria, riunitasi ieri per procedere alle nomine in ambito sanitario, ha deciso si far slittare la decisione a inizio della prossima settimana

CROTONE È slittata alla prossima settimana la decisione sulla nomina dell’attuale commissario dell’Asp di Crotone, Monica Calamai, a direttore generale dell’Azienda ospedaliera metropolitana di Genava. La giunta regionale della Liguria, riunitasi ieri per procedere a tutte le nomine in ambito sanitario, ha deciso si fare slittare la decisione ai primi giorni della prossima settimana, tra martedì e mercoledì. La notizia è stata diffusa sia Da Repubblica che dal Secolo XIX.
Insieme alla nomina di Calamai, che dovrebbe quindi lasciare Crotone e la Calabria, sono saltate quelle relative a Marco Damonte Prioli destinato alla super Azienda tutela della salute, e su Francesco Quaglia al Galliera. Dopo due ore di riunione la giunta regionale della Liguria ha, quindi, deciso di aggiornare per le tensioni politiche che erano venute fuori durante il confronto sui nomi.
Da quello che raccontano le due testate giornalistiche il problema non sarebbe sorto sul nome di Calamai, come era successo in Lombardia quando l’assessore al Welfare, Bertolaso, l’aveva proposta alla guida dell’Azienda sette laghi di Varese. Contro la proposta di Calamai in Lombardia si era espresso la delegazione di Fratelli d’Italia per questioni legate alla sua esperienza di manager della sanità in Toscana. Una questione politica messa in campo da Giovanni Donzelli.

In Liguria lo slittamento si è reso necessario per questioni riconducibili a Marco Damonte Prioli: «Alcune delicate pratiche ancora in sospeso all’ospedale San Martino». Secondo il racconto del Secolo XIX, l’assessore alla Sanità ligure, Massimo Nicolò, avrebbe detto: «Se non passa Pioli non passa nemmeno Calamai». A conclusione della riunione di Giunta, il presidente Bucci ha commentato: «Non c’è alcun problema abbiamo preferito fare la delibera sui contratti».
Con questa scelta si sarebbe evitato di fare nomine che qualcuno potrebbe non accettare. Sono stati stabiliti i compensi e per Calamai è stato deciso un contratto di 180.000 euro lordi all’anno. Tutto dipende dalla decisione che sarà presa la prossima settimana, anche se sulla graticola ci sarebbe Marco Damonte Prioli, il più pagato tra i nuovi manager. Per lui il compenso previsto dal contratto è di 200.000 euro lordi all’anno.
Calamai, comunque, ha già preso contatti a Genova, dove è stata vista lo scorso giovedì. Prima di andare via sarebbe opportuno che chiarisse a che punto è l’Atto aziendale programmato per l’Asp di Crotone. Se anche lei va via senza avere approvato l’Atto aziendale la questione potrebbe essere interpetrata come l’ennesima presa in giro per i dipendenti e per l’utenza.

