Altra vendetta interna consumata nel Pd: Caiazza sfiduciata dal direttivo
Dieci componenti del massimo organismo hanno deciso di porre fine all'esperienza della segretaria cittadina come guida del partito: il regolamento prevede adesso il commissariamento
CROTONE Sfiduciata ufficialmente la segretaria del circolo cittadino del Partito democratico di Crotone, Annagiulia Caiazza. Il documento di sfiducia, sottoscritto da dieci componenti del direttivo (circa il 60%), è stato inviato questa mattina da Giuseppe Ferraggina al presidente della commissione di garanzia, Carmine Talarico, al segretario della federazione Leo Barberio e ai livelli regionali.
L’iniziativa non rappresenta un fulmine a ciel sereno perché è stata annunciata, per la prima volta, nell’assemblea degli iscritti, convocata da Barberio, per procedere all’analisi del voto regionale, che ha registrato una cocente sconfitta a livello provinciale (meno del 13%) e soprattutto a livello comunale. A Crotone il Pd ha intercettato solo l’8,2% del consenso.
Già nell’assemblea provinciale quindi, si era ipotizzato la sfiducia nei confronti della segretaria cittadina, ma la cosa si era chiusa in attesa di convocare l’assise degli iscritti cittadina. La volontà di sfiduciare la segretaria non è stata archiviata ed è stata riproposta anche nel corso dell’assemblea cittadina, tenutasi il giorno dopo quella provinciale.
Nel corso dell’assemblea cittadina è stata avanzata la costituzione di un coordinamento che avrebbe dovuto prevedere anche la presenza di Caiazza. Un’ipotesi che il presidente Talarico non ha avallato perché in caso di sfiducia della segretaria si sarebbe dovuto procedere alla nomina di un commissario, come prevede lo Statuto del partito. C’era, però, la necessità di dipanare la questione a livello di direzione cittadina.
La presidente dell’assemblea cittadina, Anna Melillo, preso atto della richiesta di convocazione della direzione, ha fissato la riunione per il pomeriggio del prossimo 4 novembre (domani). Una convocazione considerata troppo lontana nel tempo per cui dodici componenti della direzione hanno proceduto a una auto convocazione.
Anche la riunione tenutasi per volontà degli autoconvocati si è chiusa con un nulla di fatto, perché Caiazza non ha condiviso il proposito di dimettersi. Oggi in dieci (Salvatore Mastroianni, Aldo Leto, Carmela Grillo, Giuseppe Ferraggina, Giuseppe Scali, Valentina Senatore, Francesco Pristerà, Valentina Ferraggina, Roberta Molé e Marco Vallone) hanno sottoscritto il documento nel quale viene evidenziato che “le recenti elezioni regionali forniscono la dimostrazione plastica di un partito che nella città di Crotone ha avuto un tracollo, raggiungendo la percentuale dell’8,12% che è, in assoluto, la più bassa ottenuta dal Pd fina dalla sua costituzione”.
Un risultato negativo che, a parere dei dieci, non sarebbe da attribuire all’unico consigliere comunale espressione del partito, Andrea Devona, che “si è ripetutamente attivato nel tentativo di fare emergere le criticità dell’amministrazione comunale”. In sostanza secondo i dieci le responsabilità della sconfitta sarebbero da attribuire ad una cattiva gestione del partito. Ora si aspetta di conoscere il nome del commissario che dovrà sostituire Caiazza.

