L'arte bianca
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Nemmeno nello storico quartiere di Forcella a Napoli avrebbero avuto l’abilità di combinare un contropaccotto simile a quello che le istituzioni stanno preparando per la bonifica dell’area industriale di Crotone. Le sentenze del Tribunale amministrativo regionale della Calabria sembravano avere scritto la parola fine sulla destinazione finale dei veleni di Crotone.

L'arte bianca
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In molti hanno pensato che finalmente Eni rewind e sostenitori dello smaltimento dei veleni nella discarica di Columbra di Crotone avessero avuto la peggio e dovessero capitolare organizzando il trasferimento dei veleni negli impianti esistenti in Europa.

Crotonesi poveri e illusi destinati a soccombere sotto la spinta dei poteri forti che non disdegnano di utilizzare i trucchi del mestiere che hanno sfamato per anni molti disperati del quartiere Forcella di Napoli, dove appunto si praticava l’arte del pacco, doppio pacco e contropaccotto. Chi pensava di avere acquistato merce a basso costo quando arrivava a casa e apriva il pacco finemente preparato si trovava qualche chilo si spazzatura che aveva pagato con lire sonanti.

Il contropaccotto ai crotonesi è stato servito in un involucro preparato ad arte sotto forma di sentenza del Tar Calabria, perché il ministero dell’Ambiente che si è visto annullare un proprio decreto che imponeva di avviare la bonifica e portare i veleni nella discarica di Columbra e il commissario Emilio Errigo nominato dallo stesso governo hanno deciso di tornare alla carica.

Tutti si aspettavano scuse e dimissioni per avere osato imporre un procedimento sbagliato e, invece, si ritorna alla carica con pacco, doppio pacco e contropaccotto. I veleni ce li dobbiamo tenere a Crotone e chi sta predisponendo l’operazione ha alzato la testa come se nulla fosse accaduto e il Tar Calabria non si sia mai espresso per bocciare le loro operazioni.

C’è anche chi, come la parlamentare della Lega Tilde Minasi che si congratula per il risultato conseguito. Minasi parla dell’inizio delle attività che porteranno in una discarica della Svezia 40.000 tonnellate di veleni. Una briciola rispetto al milione e centomila tonnellate presenti nella sola Passeggiata degli innamorati. Il pacco prevede di smaltire a Columbra il resto e per questo ci sarà necessità di un nuovo ampliamento della discarica di proprietà del gruppo Vrenna.

Doppio pacco e il contropaccotto arriverà se la Regione dovesse autorizzare l’ampliamento richiesto dagli imprenditori proprietari della discarica di Columbra. I Crotonesi devono prepararsi ad accogliere altri veleni. L’importante è che tutto avvenga in un clima di rassicurazioni perché tanto a morire di cancro non sono quelli che stanno disponendo l’operazione.


 

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