Asp, troppi incarichi e "settimana corta": ma come farà la commissaria?
Monica Calamai, oltre al ruolo di commissaria a Crotone, è nella struttura per i nuovi ospedali della Calabria. La nomina di due primari, però, non valgono il riassetto di un'Azienda sanitaria

CROTONE Oltre ai primari servono i medici perché gli eserciti composti da soli generali non hanno mai vinto nessuna guerra. Sicuramente la nomina a primario di Demetrio Messina nel reparto di Neurologia all’ospedale di Crotone è un fatto positivo, ma questo non significa che l’utenza potrà avere risposte adeguate. L’incarico, intanto, è stato affidato al dottor Messina, in «applicazione dell’avviso pubblico del 2023, che prevede lo scorrimento della graduatoria in caso di dimissioni».
Mancano i medici per coprire anche il servizio di stroke unit adeguatamente. Se risponde al vero la notizia che circola negli ambienti dell’ospedale sulla presenza del numero dei medici nel reparto di Neurologia, non c’è da stare allegri. Ci sarebbero meno della metà dei professionisti occorrenti per fare funzionare il reparto e la stroke unit voluta dall’ex ottimo primario, Domenico Bosco, che ha ottenuto il trasferimento a Catanzaro, dove le cose vanno molto meglio rispetto a Crotrone.
Medici non c’è ne sono e, tra l’altro, gli italiani mancanti sono sostituiti da professionisti cubani. No, non è un problema di razza o di stato di nascita, ma di formazione. I medici che hanno conseguito il titolo di studio e la specializzazione in Italia hanno ottenuto una formazione adeguata. I cubani non hanno avuto lo stesso percorso formativo.
Mancano, quindi, i medici italiani e quelli cubani non danno le stesse garanzie. Come farà la commissaria dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, Monica Calamai, con questa situazione, “a garantire stabilità e continuità gestionale per rispondere con efficacia ai bisogni della comunità”? Se non ci saranno miracoli al massimo potrà tirare a campare come hanno fatto molti dei suoi colleghi che l’hanno preceduta nella gestione dell’Azienda pitagorica.
Tra l’altro, all’Asp, si sussurra che torna ogni venerdì torna in Toscana, presso la sua famiglia, e a Crotone riprende a lavorare il martedì. Settimana cortissima. In questi giorni di lavoro in Calabria, oltre alla gestione dell’Asp Crotone, si occupa della costruzione dei nuovi ospedali. Quest’ultimo incarico gli è stato conferito dal presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto.
Deve essere proprio brava per occuparsi di tante cose complesse. La situazione sanitaria della provincia di Crotone resta, in ogni caso, difficile per l’utenza che vorrebbe avere risposte sia in termini di qualità che di quantità. Al momento le novità arrivate dalla gestione della manager toscana sono la nomina Emergenza urgenza oltre ai braccialetti anti aggressione per gli operatori del pronto soccorso.
La nomina dei generali è facile ed è favorita dalla disponibilità dei concorrenti. Queste nomine hanno tanti aspiranti perché fanno titoli. Molto spesso a Crotone si acquisiscono i titoli e poi si chiede il trasferimento presso aziende più quotate. Sino ad oggi questa è stata la storia di un’azienda che ogni giorno ha perso pezzi della sua impalcatura.