L'arte bianca
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CROTONE All’Unità operativa di otorinolaringoiatrica dell’ospedale di Crotone arriva una nuova macchina per migliorare l’aspetto diagnostico e rendere più sicure gli interventi chirurgici, ma in quel reparto non sono previsti ricoveri con degenza notturna.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

Con l’acquisto della “nuova macchina”, la situazione, dal punto dal punto di vista sostanziale, rimarrà quella di prima per quell’utenza che intenderà rivolgersi all’ospedale di Crotone. All’ospedale di Crotone non possono, infatti, essere trattati i pazienti che hanno patologie otorinolaringoiatriche che richiedono il ricovero. E, quindi, otorinolaringoiatria rimane una unità operativa dipartimentale, ma senza posti letto.
Gli interventi di asportazione delle tonsille e adenoide, solo per fare un esempio, non possono essere effettuati in quanto la rete ospedaliera non ha subìto alcuna modifica, nonostante l’acquisto di uno strumento di ultima generazione. È come avere fornito ai sanitari di otorinolaringoiatria una Ferrarisenza però garantire il carburante necessario per farla muovere.
Soddisfazione, comunque, è stata espressa dal commissario dell’Azienda sanitaria provinciale, Antonio Brambilla per l’acquisizione del moderno endoscopio. Meglio dirsi soddisfatti, così qualcuno pensa che le cose sono cambiate in meglio. Il nostro commissario che arriva dall’efficiente Lombardia lancia un messaggio di fiducia all’utenza di otorinolaringoiatria e chi lo ascolta si illude che da oggi in poi potranno recarsi al reparto ed avere risposte a tutte le loro esigenze.
Purtroppo la fiducia non è un sentimento che si concede facilmente. Dai creduloni sono state prese troppo fregature, per cui solo quando si ha la controprova che le cose vanno meglio si può dare fiducia.
Al di là del nuovo endoscopio, il reparto di otorinolaringoiatrica del “San Giovanni di Dio” ha professionalità mediche e paramediche di alto livello. I nostri sanitari, non assunti dal mitico Brambilla, già garantivano operazioni chirurgiche e diagnosi di livello.
La nuova tecnologia servirà a migliorare quello che già si faceva bene. Quando la situazione è questa, il problema vero sono i tagli che l’ospedale di Crotone ha subìto nel tempo e otorinolaringoiatria è un simbolo di quei tagli. E non si può pensare che il problema possa essere risolto con l’acquisto di uno strumento.
Il cuore della questione dell’unico ospedale della provincia di Crotone è la fuga dei medici verso strutture che garantiscono più risorse e crescita professionale. Se non si ferma l’emorragia dei medici che si trasferiscono in altre strutture c’è poco da essere soddisfatti.
Caro Brambilla, da noi si dice «consolati succhiando uno spicchio d’aglio». A questa metafora fa pensare la soddisfazione di Brambilla quando con enfasi annuncia l’acquisto di un endoscopio. Non si può, comunque, pensare che l’utenza di Crotone si possa ritenere soddisfatta se anche per un carbonchio o una adenoide deve recarsi agli ospedali di Catanzaro o Cosenza perché chi amministra la sanità fa solo tagli e proclami ingannevoli.