L'arte bianca
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CROTONE La prossima settimana dovrebbe essere quella decisiva per la nomina della nuova giunta regionale calabrese. Il presidente rieletto, Roberto Occhiuto, ha fatto tutti i passi per evitare i contraccolpi: si è incontrato a Roma con i vertici nazionali dei partiti di centrodestra e la stessa cosa ha fatto in Calabria. Tutto è pronto per partire anche le dinamiche legali sono state rispettate.

A meno di un cambiamento, al momento non prevedibile, si conoscono anche i nomi dei sette destinati alla nomina: Gianluca Gallo (Forza Italia) all’Agricoltura, Giovanni Calabrese (Fratelli d’Italia) al Lavoro e formazione, Pasqualina Straface (FI) quota rosa, Antonio Montuoro (FdI), Filippo Mancuso (Lega) alla vicepresidenza più una delega, Marcello Minenna (tecnico di area) al Bilancio e uno tra Rosaria Succurro e Pierluigi Caputo (Lista Occhiuto presidente).

All’inizio del nuovo anno, quando entrerà in vigore la nuova normativa che prevede una Giunta a nove (due in più di quella attuale) dovrebbero essere nominato un rappresentante di Noi moderati, che ha eletto due consiglieri regionali. Questo partito ha sfondato elettoralmente nella provincia di Crotone. Nel nostro territorio, quindi, c’è grande attesa per il passaggio da sette a nove rappresentanti della Giunta.

Nella prima stesura Crotone non dovrebbe avere rappresentanti. Nella seconda è possibile anche alla luce della pacificazione interna alla coalizione che in molti auspicano. Sicuramente tutti ricordano il tentativo maldestro fatto dopo la pubblicazione degli eletti nel sito di Eligendo del ministero dell’Interno di fare passare la voce che Noi moderati non aveva superato il quorum del 4% che consente di eleggere consiglieri. Si è fatto riferimento a un errore di calcolo, che sia la commissione elettorale che la Corte di appello non hanno tenuto in considerazione.

Quelle voci sono partite da ambienti del centrodestra e molto probabilmente avevano l’obiettivo di sminuire il ruolo di Noi moderati all’interno della coalizione. Su questa posizione c’erano anche esponenti crotonesi. Noi moderati a Crotone è nata per contrastare la rielezione del sindaco Vincenzo Voce e bloccare l’alleanza tra questi e il presidente della Provincia, Sergio Ferrari, vicecoordinatore regionale del partito fondato da Berlusconi.

Il progetto di bloccare l’accordo con Voce non è venuto meno e oggi viene favorito dalla polemica scoppiata dopo l’aggressione al consigliere comunale di maggioranza Ernesto Ioppoli da parte del sindaco. C’è una novità. L’obiettivo di contrastare Voce non è venuto meno, ma ora tra i probabili alleati per dare vita alla coalizione si parla del superamento della candidatura a sindaco di Sergio Torromino. La novità è che Torromino non avrebbe più il gradimento degli altri partiti della coalizione del centrodestra che vorrebbero evitare la rielezione di Voce.

Crotone e Trapani difronte alla stadio "Ezio Scida" domenica ore 14.30
«Non si può accettare in nessun caso la violenza, serve solo coraggio»