Pressing del Pd su Voce: «Dietro di noi c'è il partito, lei a chi risponde?»
Prosegue il botta e risposta a distanza tra i dem e il sindaco di Crotone che viene accusato in questa fase di «trasformismo politico»
CROTONE «Il sindaco Voce ama fare lezioni più di quanto facesse a scuola pensando che i dirigenti del Partito democratico siano gli alunni cattivi da redarguire a piè sospinto. Possiamo rassicurare il sindaco Voce sulle aspirazioni di essere costituzionalisti o statisti da parte nostra». Prosegue il botta e risposta a distanza tra il Partito democratico di Crotone e il sindaco Vincenzo Voce in una nota a firma di “tutti gli iscritti” del circolo cittadino.
«Non è nostro costume - spiega la nota - assumere atteggiamenti da primi della classe e non riceviamo certamente le puntualizzazioni di un sindaco che ha definito statista l'attuale presidente del Consiglio comunale naufragando contro gli scogli del pressappochismo politico. Ma intanto vogliamo ricordare a Voce che la libertà della critica politica e l'esercizio della democrazia rappresentativa non sono in conflitto con la Costituzione italiana. Dunque le competenze costituzionaliste, ove mai avessero fondamento le tesi esternate dal sindaco Voce, le lasciamo a lui attesa la lunga e progressiva esperienza politica esercitata in questi lunghi anni».
«Noi ci occupiamo di politica - sottolineano i dem – e da forza dell'opposizione intendiamo, per quello che rappresentiamo politicamente, mettere in evidenza tutte le gravi storture amministrative messe in campo da Voce e dalla sua Giunta. Comprendiamo che la cosa non sia gradita dal sindaco che preferisce assoluta obbedienza ma noi abbiamo della politica una concezione diversa dalla sua che punta la sua funzionalità al dialogo ed al confronto. Intendiamo, comunque, evidenziare che ogni riferimento alle esperienze amministrative che hanno visto il Pd protagonista in città non può essere richiamata a piacimento del sindaco».
«Noi non abbiamo barattato alcuna erogazione di somme alla città - sostengono i dem - per un gioco delle parti che ha concluso una parabola negativa circa la grave questione della bonifica. Il codice civile e penale, caro Voce, lo lasciamo a te ed al tuo vicesindaco, esperto in materia. Ma una cosa la vogliamo sottolineare, visto che ti permetti di bacchettare tutti coloro i quali presentano il loro punto di vista politico che non combacia con il tuo. Tu sei stato, e sei, il protagonista assoluto di una involuzione politica di un civismo che scimmiotta richiamo al "civico" ma che ha alimentato, con il tuo modo di operare politicamente, il trasformismo politico con "acquisizioni" di numeri che ti servono per mantenere il tuo incondizionato potere».
«Circa il richiamo alle firme - tengono a precisare i dem - ti dobbiamo dire che dietro ogni nostro documento ci sono donne e uomini che pretendono rispetto proprio da un primo cittadino come te. Siamo un patrimonio di persone i cui nomi sono scanditi nelle convocazioni delle riunioni e dalla composizione pubblica di Segreterie politiche. Se vuoi possiamo presentare anche il nostro curriculum senza incorrere in palesi omissioni. Ed a proposito di Tomasi di Lampedusa non vorremmo che fosse presente in te l'immagine dell'ultimo ballo del Gattopardo».
«Ma rimane l'ultima domanda - incalzano ancora i dem-: dietro di noi abbiamo un partito ed un insieme di esperienze professionali, sociali e politiche che fa riferimento ad un Partito che, compiendo un grave errore politico, ebbe anche il tentativo di dialogare con te. E tu a quale partito ti riferisci nell'esercitare il governo cittadino? Sarebbe interessante svelare il mistero del "civismo democratico" che ha inciampato proprio sul sentiero di "Stanchi dei soliti", fondatori convinti della necessità di una svolta politica che tu dovevi assicurare ma che miseramente ha chiuso la sua corsa con il peggiore trasformismo politico», conclude la nota.