L'arte bianca
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Lega Pro terza giornata girone C│Equo pareggio con più possibilità da parte del Crotone per passare in vantaggio.

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Tabdllino
Crotone 0
Cosenza 0

Crotone (4-2-3-1): Merelli 6; Andreoni 6, Di Pasquale 6.5 (39' st Berra 6), Cargnelutti 6.5, Guerra 6; Vinicius 6 (26' st Gallo 5.5), Sandri 5.5; Zunno 5.5 (26'st Piovanello 6), Murano 6 (26' st Perlingieri 6), Maggio 5.5 (28' st Stronati 5.5); Gomez 6 In panchina: Sala, Martino, Leo, Marazzotti, Groppelli, Calvano, Cocetta, Vrenna, Bruno. Allenatore: Longo 5.5

Cosenza (4-3-2-1): Vettorel 7; Cimino 6, Dametto 6, Caporale 6, Ferrara 6; Langella 6, Kouan 5 (1'st Begheldo 6), Contiliano 6; Cannavò 6 (16' st Ricciardi 6), Florenzi 6; Mazzocchi 6 (42' st Achour sv). In panchina: Pompei, Barone, Dalle Mura, D'Orazio, Ragone, Achour, Arioli, Rocco, Silvestri, Novello. Allenatore: Buscè 6.5 

Arbitro: Edoardo Gianquinto di Parma 5,5
Assistenti: Domenico Russo (Torre Annunziata) - Matteo Gentile (Isernia)
Quarto giudice: Alfredo Iannello di Messina 
Operatore FVS: Michele Rispoli di Locri

Ammoniti: Kouan, Vinicius, Dametto, Cannavò, Cimino, Di Pasquale, Sandri
Angoli: 6 a 5 per il Crotone 
Recupero: 3 e 4 minuti
Spettatori: 6.276 incasso euro 38.433,478

Il commento Un mezzo secolo: tanti sono gli anni trascorsi senza successo del Crotone contro il Cosenza sul terreno dell’Ezio Scida. E la storia si è ripetuta anche nell’ultimo derby. Un tabù che gli squali non hanno sfatato sotto l’egida della direzione tecnica di Emilio Longo.

Non era facile prevedere fin dalla vigilia che la bilancia del migliore risultato pendesse a favore del Crotone dovendo affrontare un Cosenza, neoretrocesso dalla serie B, che annovera giocatori di qualità e cosi è stato. «Una partita al cui interno dell’incontro dovremo portare avanti il percorso di crescita», aveva dichiarato mister Longo alla vigilia. 

La prestazione fatta dai pitagorici nei novanta minuti più recupero ha evidenziato la continuazione del percorso di crescita ma con qualche negatività che va corretta a centrocampo dove è mancato la dovuta regia per affondate. Inizialmente è toccato agli stessi undici del precedente incontro confermare la possibilità del successo. 

Mister Buscè con l’obbligo di schierare una formazione che facesse dimenticare la precedente sconfitta e impedisce al Crotone di abbattere il tabù dei 50 anni senza successo, ha sostituito lo squalificato Garritano con Lancella e lasciato fuori anche D’Orazio e Airoli per fare posto a Ferrara e Cimino.

La partita Calcio d’avvio da parte del Cosenza ed è subito clima derby sul campo e sugli spalti. È il Crotone che detta i tempi delle giocate con azioni in profondità e lungo le fasce. Già al secondo minuto Maggio dalla sinistra in ripartenza costringe Vettorel ad una difficile parata. Il portiere Ospite si ripete con altri due difficili interventi al minuto ventisette sempre su conclusione a rete di Maggio, e al minuto trentaquattro respinge in angolo un difficile pallone calciato da Zunno dal centro dell’area. Crotone sempre presente in ogni ripartenza degli avversari con un’attenta mediana e con il duo Maggio – Zunno pronti a trasformarsi in centrocampisti nella fase di rientro. Attivo il duo d’attacco Murano – Gomez sempre nei pressi dell’area avversaria per tenere impegnati la coppia dei difensori centrali del Cosenza. Ripresa più Cosenza nei primi venti minuti con il Crotone che deve difendersi dalle offensive degli ospiti. Minuto sessantuno è ancora Vettorel che dice no a Sandri deviando dall’incrocio dei pali il pallone calciato con una punizione. Minuto settantasettesimo si ripete sempre Vettorel su Perlingeri. Crotone che merita il vantaggio che non arriva per merito del portiere silano. Successo casalingo del Crotone contro il Cosenza rinviato ad altra data.


 


 


 

 


 


 


 


 

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