L'arte bianca
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CROTONE Nel documento sottoscritto da undici consiglieri di opposizione che replicano all’appello delle associazioni categoria, che esprimono “grande preoccupazione per la situazione di incertezza amministrativa”, manca la firma del capogruppo di ConSenso, Enrico Pedace.

Le associazioni datoriali avevano scritto: «Riteniamo che tale circostanza arrivi in un momento particolarmente delicato per il tessuto economico e sociale della città, in cui erano in corso progetti strategici che avrebbero inciso sullo sviluppo economico territoriale. È opportuno dare al mondo delle imprese certezze sull’attuazione degli interventi programmati e sul rispetto dei tempi e dei finanziamenti previsti».

Un appello rivolto al sindaco Vincenzo Voce di ritirare le dimissioni date dopo la sua aggressione al consigliere di maggioranza Ernesto Ioppoli. Vogliamoci bene e facciamo finta di niente perché la città e gli imprenditori rischiano di perdere finanziamenti. In ogni caso si tratterebbe di pensieri che potrebbero essere privi di ogni fondamento.

GLI INTERROGATIVI
Chi lo ha detto che si perdono i finanziamenti? E se il voto fosse stato convocato alla sua scadenza naturale il 3 ottobre scorso si sarebbero persi i finanziamenti e tutti si sarebbero stracciate le vesti per prolungare la consiliatura?

L’impressione è che tutti vorrebbero archiviare i pugni e il calcio dato da Voce (lui ha chiesto scusa al consigliere e alla città per il gesto) a Ioppoli sia riconducibile ad una crisi politica. Il più serio si è dimostrato proprio Voce che ha preso atto di avere commesso un errore e non ha voluto lasciare alla città una eredità pesante.

Se quello che è accaduto viene collocato tra le cose da dimenticare subito nel prossimo futuro i sindaci potranno utilizzare ogni mezzo per domare chi si oppone. La mancanza della firma di Pedace non passa inosservata, perché il capogruppo di ConSenso sino ad oggi non ha fatto parte della schiera dei consiglieri che dicevano di appartenere all’opposizione e in Consiglio hanno sostenuto una maggioranza ballerina.

Contattato dalla Provincia Crotonese, Pedace ha detto a chiare lettere che la mancanza della firma sul documento dell’opposizione non ha un significato politico: “Sono stato impegnato tutto il giorno nell’attività lavorativa e in ogni caso non sarà mai dalla parte di Voce”.


 

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