Tridico infiamma Crotone: Conte fa da "garante" nel patto con i cittadini
Applausi e partecipazione per l'avvio della campagna elettorale del candidato progressista in piazza Marinai d'Italia: «Sarà Occhiuto a dover chiedere scusa»

CROTONE «Grazie Crotone e grazie Calabria». Il popolo a favore di Pasquale Tridico c’è e mostra di gradire quello che viene detto dal palco allestito in piazza Marinai d’Italia. Parlano in due.
Il primo saluto è affidato al candidato a presidente del popolo progressista, Pasquale Tridico, che dal 23 agosto scorso ha sciolto ogni riserva ed ha deciso di candidarsi per contrastare la rielezione del dimissionario Roberto Occhiuto. Il secondo intervento, quello conclusivo, lo fa il coordinatore nazionale del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte.
Il popolo presente ascolta con attenzione quello che viene detto e gradisce. Applaude ad ogni passaggio significativo. Applaude Conte quando lancia l’idea di un modello Calabria che deve stare in Europa con le proprie competenze e capacità. La Calabria non è quella che pensano nelle zone più fortunate del paese. In Calabria ci sono giovani e competenze per fare concorrenza, anche se c’è ancora bisogno del reddito di dignità per garantire la parte della popolazione più bisognosa.

L’impegno di garantire le fasce più deboli ed esposte alla povertà c’è. C’è anche il no alle spese militari e alla destinazione di fondi pubblici per sovvenzionare la guerra. Conte fa anche un passaggio sull’esperienza lavorativa nelle università, dove sia lui che Tridico hanno conquistato il diritto a insegnare.

Tridico parte subito elencando le priorità del suo programma: sanità, lavoro, diritti alla persona e diritti sociali. Nel programma allestito in tempi celeri ci sono le questioni fondamentali per fare uscire la Calabria dall’attuale situazione di malessere. Nonostante le tante parole, in Calabria la sanità latita, il lavoro è un diritto che non viene garantito a tutti e chi non ha santi in paradiso fa una vita senza diritti.

C’è il programma e c’è una coalizione coesa pronta a contrastare Occhiuto che ha accelerato le procedure del voto nella speranza di trovare impreparati i partiti progressisti. Invece, come sottolineano sia Tridico che Conte, il campo largo è coeso e ha un programma. Entrambi fanno riferimento ai problemi giudiziari di Occhiuto e lo accusano di avere messo in campo una strategia nella speranza di bloccare le attività dei magistrati e risolvere così i suoi problemi giudiziari.

Le decisioni sulle questioni giudiziarie spettano ai magistrati, mentre al popolo spetta il compito di eleggere chi deve governare. Dicono che, con le sue dimissioni, abbia prodotto danni alla Calabria e per questo il presidente dimissionario dovrebbe chiedere scusa a tutti i calabresi.

È stato fatto anche riferimento alla questione della bonifica. Un riferimento che il popolo di piazza Marinai d’Italia ha dimostrato di gradire con un prolungato applauso. «Noi ci siano e siamo insieme alla gente», con questa affermazione si è conclusa l’iniziativa. L’impegno preso è quello di ritornare «nella magnifica Crotone».