L'arte bianca
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CROTONE L'Asd Papanice calcio, nella figura della propria dirigenza e a nome di tutta la comunità sportiva che la circonda, intende esprimere «profondo rammarico e delusione per la situazione attuale che coinvolge l'impiantistica sportiva della frazione di Papanice». 

«A distanza di oltre un anno - contesta la società dilettantistica -, nonostante le numerose promesse, il nostro campo sportivo non è stato ancora consegnato. Un'infrastruttura attesa, annunciata, ma mai resa realmente disponibile per chi, come noi, ogni giorno lavora con passione per costruire integrazione, riscatto e orgoglio territoriale attraverso lo sport. Il calcio per noi non è solo un gioco. È uno strumento educativo e sociale, un mezzo per dare ai giovani un'alternativa, per unirli attorno a valori sani, per creare senso di appartenenza. In una realtà come Papanice, spesso dimenticata dalle istituzioni, la nostra squadra rappresenta un punto di riferimento, una speranza concreta, un'occasione per brillare».

Eppure, ciò che riceviamo è silenzio, immobilismo e superficialità

«Non solo il campo regolamentare – denuncia la società - non è mai stato reso disponibile alla società, ma anche il campo di calcetto, annunciato con entusiasmo, è stato realizzato con caratteristiche inadatte persino al semplice gioco tra ragazzi. Inoltre, ancora una volta, il campo sportivo di Papanice è stato "rimodernizzato" senza mai coinvolgere la nostra società, senza un confronto reale con chi vive quotidianamente le esigenze del territorio. Risultato? Un campo con pannelli fotovoltaici e climatizzazione negli spogliatoi, strumenti anche apprezzabili ma superflui, a fronte di un terreno in terra battuta che non rispetta minimamente gli standard di funzionalità necessari per i tempi odierni».

Di fronte a tutto ciò, la dirigenza dell'Asd Papanice calcio «ha deciso, con senso di responsabilità e dignità, di non accettare l'affidamento dell'impianto. Perché ciò che ci viene proposto non è un'opportunità, ma l'ennesima dimostrazione di superficialità e mancanza di rispetto. Non possiamo accettare strutture inadeguate che offendono il lavoro, i sacrifici e l'identità di una società che ogni giorno costruisce futuro. Questa mancanza di dialogo è la stessa che, da anni, penalizza Papanice rispetto al resto della città di Crotone. Mentre altrove sono stati rifatti e rimodernati campi in erba sintetica, l'unico campo rimasto in terra battuta è proprio quello di Papanice. Ancora una volta, tutti i territori vengono riqualificati... tranne il nostro. Perché?», domanda la società calcistica.

Perché manca il coraggio, da parte delle istituzioni, di riconoscere l'identità e il valore del nostro quartiere. Perché Papanice continua ad essere trattata come una frazione di serie B. Eppure, nonostante tutto, noi continuiamo a costruire

«Abbiamo costruito una squadra vera – sottolinea la società -, che non si limita alla prima squadra ma guarda avanti, con la voglia di creare un settore giovanile, una scuola calcio, un futuro per i bambini del quartiere. Nonostante l'assenza di una struttura sportiva adeguata fornita dal Comune, l'Asd Papanice calcio ha scelto con determinazione di non fermarsi, portando avanti la stagione con grande sacrificio e spirito di iniziativa. Tutte le spese per l'affitto di impianti sportivi, allenamenti e partite sono state interamente sostenute dalla società, senza alcun aiuto da parte delle istituzioni. E proprio in queste condizioni difficili, il Papanice calcio ha saputo unire forze, valori e competenze, concludendo una stagione vincente, dimostrando che quando ci sono passione e coesione, anche l'ostacolo più grande può diventare un trampolino. È la prova che quando una comunità si stringe, quando una società crede nei propri uomini, il risultato arriva. Ma tutto ciò non può e non deve più avvenire senza il minimo sostegno pubblico».

«Abbiamo accolto ragazzi di ogni origine – sottolinea la nota -, li abbiamo integrati nella nostra comunità, offerto loro una famiglia sportiva, un'opportunità. Anche attraverso lo sport, abbiamo lanciato un messaggio chiaro: Papanice non esclude nessuno. Papanice unisce. Ma tutto questo non basta, se continuiamo ad essere lasciati soli. Non possiamo costruire un futuro reale senza una struttura sportiva adeguata ai tempi, che permetta lo sviluppo di un progetto duraturo e ambizioso. C'è grande rammarico anche per chi, con responsabilità politiche o istituzionali, dovrebbe far brillare Papanice – cioè guidarla, valorizzarla, difenderla – e invece ne dimentica le esigenze, le potenzialità, la gente».

Quindi la scieta calcistica rivolge un appello a a tutta la popolazione di Papanice: «A chi ci ha sempre sostenuto, a chi ci guarda da bordo campo, a chi sogna di vedere i propri figli crescere in un ambiente sano, diciamo: rialziamo la testa. Non possiamo più accettare il silenzio e la rassegnazione. Il Papanice calcio è molto più di una squadra. È la dimostrazione vivente che questo quartiere non si arrende. Che anche senza mezzi, senza strutture, senza aiuti, si può vincere, si può sognare, si può costruire qualcosa di vero. Oggi questa squadra è una scusa perfetta per gridare: Papanice c'è. Papanice esiste. Papanice vuole contare. Non possiamo più aspettare che altri parlino per noi». 

È il momento che sia la gente di Papanice a pretendere rispetto, dignità, attenzione. Il futuro lo scriviamo insieme. E nessuno ha il diritto di toglierci la penna di mano

«Al Comune di Crotone e a chi lo rappresenta – si rvolge la nota - chiediamo di farsi carico, finalmente, della nostra frazione. Di ascoltarla, di guardarla negli occhi, e di agire. Basta con l'indifferenza, basta con i "giri di parole", basta con i lavori fatti per apparire e non per servire. Chiediamo pubblicamente risposte. Chiediamo rispetto per chi crede nello sport come riscatto sociale. Chiediamo che la comunità di Papanice sia finalmente messa al centro, con fatti concreti, non con le solite promesse. Asd Papanice calcio continuerà a lottare per il proprio territorio e per i propri ragazzi».

«Ma è giunto il momento – conclude la nota - che anche le istituzioni facciano la loro parte. E che Papanice smetta di essere trattata come una nota a margine. Perché Papanice merita di più. Merita rispetto. Merita futuro. E sarà paradossale, ma purtroppo inevitabile, che dopo aver speso fondi pubblici per la cosiddetta riqualificazione dell'impianto, il Comune si ritroverà con un campo nuovo... che la società sportiva del territorio rifiuta di utilizzare. Un campo non adeguato, non dignitoso, e del tutto lontano dalle reali esigenze di chi da anni costruisce calcio e comunità a Papanice».


 

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