Arrical, Ferrari non ha ancora formalizzato le dimissioni: sta valutando
Il presidente della società pubblica ha chiesto garanzie legali sull'eventuale ineleggibilità. Stesso "grattacapo" per Occhiuto come commissario alla Sanità

CROTONE Le dimissioni da Arrical del presidente Sergio Ferrai non sono state ancora formalizzate. Lo ha detto lo stesso Ferrari che, però, non ha escluso di avere valutato la questione. La notizia era stata veicolata da fonti importanti della Provincia. Ferrari ieri mattina era partito alla volta di Catanzaro con il proposito di rassegnare le dimissioni.
Evidentemente qualcuno lo ha invitato ad aspettare in attesa di valutare meglio la questione. Come ha riferito, questa mattina, lo stesso Ferrari sta valutando se la carica di presidente dell’Arrical rappresenti un percolo per la ineleggibilità in caso di candidatura al consiglio regionale della Calabria. Il nodo sarà sciolto solo dopo avere avuto garanzie legali sulla possibilità di candidarsi, mantenendo la carica di presente Arrical.
Tutto dipende dalle valutazioni legali che saranno effettuate. Una decisione che dovrà comunque essere presa in tempi brevissimi. La stessa valutazione riguarderà anche il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, che ricopre la carica di commissario della sanità su nomina del governo nazionale. La carica di commissario è incompatibile o Occhiuto può mantenerla?
A questa domanda occorre dare una risposta sul piano legale. Potrebbe anche non essere motivo di ineleggibilità, ma un minuto dopo le elezioni fioccheranno i ricorsi. La stessa cosa potrebbe succedere anche con il presidente della Provincia. La Calabria, senza queste dimissioni, sarebbe soggetta ad una graticola legale e polemica senza fine.
Un caos che potrebbe avere ripercussioni sulla qualità della gestione della Regione. Ecco perché, alla fine, le dimissioni dagli incarichi che potrebbero fare scattare l’ineleggibilità potrebbero rappresentare il male minore. Questo vale sia per Occhiuto che per Ferrari, sempre che il presidente della Provincia non cambi idea sulla sua candidatura a consigliere regionale. Una ipotesi, quest’ultima, molto inverosimile perché sta lavorando legittimamente su questo progetto da anni.