Una Proposta di intitolazione del plesso scolastico con sede a Papanice in viale Calabria al maresciallo dei carabinieri Francesco Borrelli è stata indirizzata dal consigliere comunale Enrico Pedace al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e al presidente della commissione Toponomastica del consiglio comunale.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

Il consigliere chiede nella missiva che «venga intitolato il plesso scolastico di Papanice, già Istituto compressivo, all'illustre concittadino maresciallo dei carabinieri Francesco Borelli, nato a Papanice il 20 agosto 1941».
«Si rappresenta - scrive Pedace - come questo sia unico presidio di legalità dello Stato presente nel territorio di Papanice, diventato baluardo contro tutto ciò è illegalità. Ancor più se si considera il fatto che il maresciallo Borrelli è nato nella popolosa frazione, ha vissuto e cresciuto per le sue vie, fino al suo arruolamento nella benemerita nell'anno 1959, il successivo conseguimento del grado di maresciallo capo fino all'incarico, in qualità di elicotterista, presso l'VIII° nucleo Elicotteristi di Vibo Valentia».
«Lo stesso si è sempre contraddistinto - riferisce Pedace - in ogni incarico svolto, grazie ad un grande senso civico ed un elevato senso del dovere, portando al termine ogni compito a lui affidato, affinché la legalità vincesse sopra ogni sopruso perpetrato sui più deboli e indifesi».

«Il grande senso di responsabilità e attaccamento al dovere - ricorda Pedace - lo hanno sempre contraddistinto, motivo d'orgoglio per l'intera comunità papanicese, ma ancora di più per tutta la sua famiglia, che si è trovata a dovere fare i conti con l'immane tragedia che li ha colpiti di fatto il 13 gennaio 1982, lasciando i due figli e la moglie, infatti seppur libero dal servizio, al fine di salvare alcune persone ignare di cosa stesse per succedere, si anteponeva, richiamandone l'attenzione, sulla linea di fuoco che da li a poco avrebbe attinto la vita al boss mafioso della città di Cutro, luogo dove il maresciallo Borrelli viveva con la famiglia».
«Il suo altruismo è sempre stato motivo d'orgoglio per l'intera famiglia - prosegue nella missiva il consigliere di minoranza -, che negli anni a voluto sempre e fortemente ricordare in ogni occasione, la grandezza di un uomo che ha fatto del servizio allo Stato un segno distintivo della sua vita. Intitolare un istituto scolastico a tale grande uomo, che nella sua vita si è contraddistinto per merito straordinari, tanto da ricevere una medaglia d'oro al valore civile e, avere ricevuto dall'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini una lettera di commiato indirizzata ai figli, ci deve porre nelle condizioni dí far risaltare ancora di più questa splendida figura di uomo, di padre e marito attento, affinché diventi esempio per ogni alunno che si troverà a varcare la porta di questo Istituto Comprensivo di Papanice».
«Il suo grido - scrive Pedace - "allontanatevi, allontanatevi!" riecheggia tutt'oggi nei cuori dei suo familiari e delle persone che, a costo della sua vita ha salvato. Diventa doveroso rendere onore e omaggio a un eroe dei nostri tempi».