Sanità, l'Usb: «Stop al clima vessatorio verso chi propone soluzioni»
La sigla sindacale ha chiesto un incontro urgente con il direttore sanitario dell'Asp di Crotone, Luigi Rossi: «Indispensabile ascoltare gli operatori che segnalano criticità»

CROTONE La Usb Sanità, attraverso una nota rivolta ai vertici dell'Azienda sanitaria di Crotone, dice di ritenere «indispensabile ascoltare gli operatori dell’Azienda sanitaria di Crotone che, con responsabilità e spirito costruttivo, segnalano criticità e propongono miglioramenti nei servizi sanitari».
«Queste voci, che provengono - prosegue la sigla sindacale - da chi ogni giorno vive le dinamiche assistenziali sul campo, non devono essere percepite come disturbanti, né tanto meno determinare atteggiamenti vessatori o intimidatori. Al contrario, rappresentano una risorsa fondamentale per migliorare il sistema. In questo senso, la nostra organizzazione riconosce la sensibilità positiva e la disponibilità dimostrata dal direttore del dipartimento Materno-Infantile, il quale si è mostrato attento al confronto e al dialogo. Tuttavia, tale impegno rischia di rimanere sterile se non viene concretamente coadiuvato dalle figure intermedie, il cui ruolo organizzativo risulta, in più contesti, poco incisivo e scarsamente orientato alla risoluzione dei problemi quotidiani».
«Un episodio emblematico - riferisce l'Usb - si è verificato il giorno 21 luglio presso il presidio di Petilia Policastro, dove non sono stati effettuati gli screening oncologici (Pap-test e Hpv) programmati, a causa dell’assenza, peraltro giustificata, dell’ostetrica di turno. Il fatto grave è che le pazienti, già prenotate, non sono state avvisate preventivamente della cancellazione dell’esame, generando disservizi, disagi e legittimo malcontento. Questo disguido è l’ennesima dimostrazione di una carenza organizzativa legata all’inefficace gestione da parte di alcune figure intermedie, che troppo spesso mancano di tempestività, coordinamento e senso di responsabilità gestionale».
Alla luce di tutto ciò, l'Usb Sanità, nella persona del segretario regionale del Pubblico impiego, Vittorio Sacco, chiede: «un cambio di passo nella gestione organizzativa da parte delle figure intermedie del Dipartimento»; «il pieno riconoscimento e ascolto della voce degli operatori, in quanto portatori di esperienza, proposte e soluzioni operative»; «la garanzia che situazioni come quella verificatasi a Petilia Policastro non si ripetano, tramite procedure chiare che prevengano il rischio di errore, a garanzia sia degli operatori che degli utenti e una gestione preventiva delle assenze nell’interesse degli operatori e degli utenti»; «il ripristino di un clima professionale improntato al rispetto reciproco, al confronto e alla responsabilità condivisa»; «che vengano banditi i modi vessatori e discriminatori che registriamo e che continuano a manifestarsi verso quelli che pacificamente e positivamente propongono modelli organizzativi migliorativi»; e un incontro con il direttore sanitario aziendale Luigi Rossi».
La Usb «continuerà a monitorare le situazioni locali e a farsi portavoce di chi, con spirito costruttivo, desidera lavorare in ambienti sani e organizzati, nell’interesse dei lavoratori e dell’utenza».