L'arte bianca
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CROTONE Sorical rischia di fare rimpiangere il Congesi. Bollette salate per il consumo dell’acqua e disservizi che non sono rientrati con il cambio della guardia nella gestione della distribuzione dell’acqua nella rete idrica comunale e, quindi nelle case dei cittadini.

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Il Comitato per il diritto del cittadino di Papanice (presidente Pantaleone Paglia) ha deciso di dare mandato all’avvocato Pino Pitaro, del foro di Catanzaro, per intraprendere un’azione legale contro Sorical. In questi giorni estivi nel quartiere-paese è ritornato l’incubo dei rubinetti a secco di circa 50 anni fa. In verità i disservizi sono iniziati la scorsa estate con il Congesi e sono ritornati in questi giorni con la gestione Sorical. 

il comitato di Papanice

C’è, comunque, una differenza sostanziale tra la gestione Congesi e Sorical. Il Consorzio era riuscito a circoscrivere l’interruzione idrica alle ore notturne, la Sorical chiude anche di giorno ed è successo che l’acqua è mancata anche il giorno della festa del santo patrono di Papanice, San Pantaleone. Servizio scadente e costi elevati.

I danni maggiori, come sempre succede in questi casi, li subiscono le fasce più povere della popolazione. Quelle che non hanno i soldi per installare un serbatoio di accumulo. Il disservizio quest’anno, per combinazione, è coinciso con l’arrivo della prima bolletta di pagamento fatta pervenire da Sorical. Rispetto alla gestione Congesi, i cittadini lamentano un aumento esagerato del costo.

Qualcuno dice che un metro cubo di acqua fornita da Sorical rischia di costare di più di un metro cubo di acqua minerale venduta ai supermercati in bottiglia. L’acqua rischia di costare più dello champagne e ci sono fasce di popolazione che vivono con una pensione minima o con i “salari di sussistenza” riconosciuti a chi è privo di reddito.

Una famiglia indigente, che deve pagare acqua e corrente elettrica, rischia di non avere i soldi per comprare nemmeno il pane. Dal canto suo Sorical ha deciso di usare il pugno di ferro e nella busta contenente la prima bolletta ha allegato un foglio sul “regolamento della morosità”. I cittadini vengono informati sulle azioni che Sorical metterà in campo nel caso di ritardi nel pagamento della bolletta.

Vengono previsti solleciti e pagamenti di mora aggiuntivi alla somma richiesta. Alla fine si arriverà alla riduzione e, per certi casi, all’interruzione dell’erogazione. Se non paghi il costo si raddoppia e rischi di non avere più fornitura. In questo regolamento, però, non si fa riferimento alle regole a cui deve essere sottoposta anche Sorical e quali sono le sanzioni per i danni e i disservizi che subiscono i cittadini per le eventuali responsabilità dell’Azienda. Una mano lunga per incassare e l'altra corta per garantire un servizio efficiente.

Non tiene conto che, per esempio che a Papanice, quando si interrompe l’erogazione e si ricorre al serbatoio di accumulo, il sistema funziona solo con un motorino che consuma energia elettrica. In questo caso i costi che devono affrontare i cittadini aumentano. In alcuni comunicati Sorical ha giustificato il blocco della fornitura con l’aumento del consumo. Una situazione di normalità quando il caldo aumenta e arriva qualche emigrato.

L’acqua del serbatoio di Papanice si consuma e non c’è accumulo. L’impressione è che le pompe che mandano l’acqua al serbatoio siano obsolete e andrebbero sostituite, considerato che sono in funzione da circa 20 anni. Sorical ha fatto uno studio per capire come risolvere il problema? I cittadini pensano che l’Azienda abbia deciso di ricorrere alla via più corta: chiudere il serbatoio in uscita e attendere che si riempia. “Ora dovrà spiegarlo all’avvocato Pitaro”, ha commentato il presidente Paglia.

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