L'arte bianca
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CROTONE Le graduatorie sulla Qualità della vita che vedono Crotone e la sua provincia sempre fermi agli ultimi posti fanno a pugni con i costi che i cittadini pagano per servizi di qualità scadenti. Mentre arriva la nuova indagine del Sole 24 ore, che conferma e certifica quello che era stato già scritto qualche settimana fa anche da Italia oggi, i cittadini di Crotone ricevono un avviso di pagamento, un conguaglio, per la Tari (spazzatura). 

Si tratta del saldo per l’annualità 2025, perché l’anticipo era stato chiesto e pagato nei mesi scorsi. I Crotonesi sono chiamati a pagare una cifra che, probabilmente, non pagano gli abitanti dei territori che abitano nelle aree dove la qualità della vita è di gran lunga superiore. In quelle realtà, oltre a pagare di meno, possono contare su un servizio di altissimo livello. 

Basta andare in una città capoluogo di un territorio che occupa i primi posti delle graduatorie stilate dal Sole 24 ore e da Italia oggi per rendersi conto che la situazione igienica è totalmente diversa rispetto a Crotone. La stessa cosa dicasi per il servizio idrico integrato per il quale i cittadini di Crotone pagano davvero tanto e non hanno una ricaduta in termini di qualità. 

Basti pensare, per esempio, che spesso il servizio idrico viene interrotto o che alcuni quartieri periferici hanno le fogne a cielo aperto e vengono scaricate nelle campagne circostanti. Coloro i quali polemizzano per le graduatorie stilate dai due più importanti giornali economici italiani, dovrebbero riflettere su queste situazioni. Non va meglio per la sanità, perché a Crotone e in Calabria basta una nocciolina che va di traverso per mandare in tilt il sistema. 

La classifica generale stilata dal Sole 24 ore vede la provincia di Crotone al 105esimo posto, lo stesso che occupava nel 2024. Vuol dire che non c’è stata nessuna crescita e che la qualità della vita non fa passi in avanti perché a Natale viene installato un albero ben fornito di palle luccicanti o perché sul corso principale vengono allocate luminarie bellissime. 

La qualità della vita si misura su altri parametri e quelli utilizzati dal Sole 24 ore sono 90 indicatori suddivisi in sei gruppi – macrocategorie (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Demografia – società e servizi -, Giustizia e sicurezza e, infine Cultura e tempo libero). Questi dati sono stati acquisiti dal Sole 24 ore dal ministero dell’Interno e Giustizia, Istat, Inps, Siae e Banca Italia. C’è stata anche la collaborazione con “realtà certificate” quali: Scenari immobiliari, Crif, Cribis, Promoteia, Iqvia, Tagliacarne e Infocamere. 

Altro che dati presi a casaccio per penalizzare l’immagine di Crotone. Si può puntare a modificare questo trend? Certamente sì, ma se il progetto passa attraverso l’albero di Natale, le luminarie, qualche palata di bitume nei quartieri o i concerti estivi e natalizi si sta perdendo solo tempo. Gli indicatori per misurare la qualità della vita sono quelli utilizzati dal Sole 24 ore e con questi indicatori che bisogna fare i conti per evitare che i giovani professionisti continuino a lasciare la città per arricchire con la loro professionalità altri territori. 

Anche i nostri giovani plurilaureati e altamente qualificati contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei territori dove vanno a vivere. Da noi manca la visione amministrativa, perché le donne e gli uomini di qualità li abbiano e li esportiamo. 


 

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