''Noi moderati'' lancia la candidatura di Sergio Torromino a sindaco di Crotone
CROTONE Il partito “Noi moderati” di Crotone esprime il «pieno sostegno alla candidatura a sindaco di Sergio Torromino, già deputato e figura di spicco del nostro territorio». È quanto scrivono in una nota stampa Pisano Pagliaroli e Oreste Gualtieri, rispettivamente coordinatori cittadino e provinciale del movimento politico.
«Torromino si è sempre contraddistinto - sostengono Noi moderati - per la sua umiltà e il suo instancabile impegno, lavorando senza sosta per migliorare le condizioni di vita dei cittadini crotonesi. La sua carriera politica rappresenta un esempio di dedizione e servizio. Sergio Torromino ha dimostrato di essere un grande lavoratore, sempre presente e vicino ai più deboli, portando avanti progetti e iniziative che hanno avuto un impatto positivo sulla comunità. Il suo operato ha dato visibilità e valore al territorio crotonese, affrontando le sfide locali con determinazione e passione».
«Noi moderati Crotone - proseguono Pagliaroli e Gualtieri -, parte integrante del centrodestra, vedono in Torromino il candidato ideale per guidare la città. La sua esperienza politica e la profonda conoscenza delle problematiche locali lo rendono il leader giusto per proseguire il percorso di sviluppo e rinascita di Crotone».
«Con la sua candidatura - spiegano Paglioralo e Gualtieri -, ci aspettiamo una rinnovata attenzione verso le esigenze della comunità, un dialogo aperto e costruttivo con i cittadini, e la promozione di politiche inclusive e sostenibili. Siamo convinti che Sergio Torromino saprà unire la città, valorizzando le risorse locali e affrontando le sfide con un approccio pragmatico e visionario».
«Sostenere la candidatura di Torromino - aggiunge la nota - significa puntare su un futuro migliore per Crotone, un futuro costruito insieme, con umiltà, impegno e passione. Noi moderati Crotone sono pronti a lavorare al suo fianco per rendere la nostra città un luogo dove ogni cittadino possa sentirsi ascoltato e valorizzato», concludono Pagliaroli e Gualtieri.