L'arte bianca
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Una richiesta urgente di incontro per la vertenza della centrale a biomassa “Serravalle Energy” di Cutro (Kr) è stata inoltrata dai segretari regionali delle sigle di categoria Filctem Cgil (Francesco Gatto), Flaei Cisl (Francesco Timpano) e Uiltec Uil (Vincenzo Celi) in una missiva inviata al presidente e all'assessore al Lavoro della Regione Calabria, al presidente della Provincia di Crotone al sindaco di Cutro.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

I sindacati, proprio per sollevare l'attenzione del mondo istituzionale, hanno già annunicato un sit-in di protesta con le maestranze dell'azienda in programma per il prossimo 18 dicembre nello spiazzo antistante la Prefettura di Crotone.
«Tale richiesta, con caratteristiche di urgenza – spiegano i sindacati –, si rende necessaria al fine di elevare l'attenzione istituzionale, a tutti i livelli, sulle disastrose conseguenze dal punto di vista sociale, occupazionale e produttivo, che prefigura, tanto sui lavoratori diretti che su quelli dell'indotto, la decisione del Gse (Gestore dei servizi energetici), correlata all'attività processuale in corso sulla proprietà dell'impianto, attualmente in amministrazione giudiziaria, di sospendere l'erogazione dell'incentivo statale riconosciuto agli impianti di produzione a biomasse, nello specifico all'impianto Serravalle Energy Srl di Cutro; condizione, quest'ultima, che ne compromette irrimediabilmente la prosecuzione dell'attività».
«È opportuno evidenziare – proseguono i sindacati – che alla fermata della produzione, avvenuta già diversi giorni addietro, si accompagna la concreta e grave incertezza sul futuro occupazionale, suffragata dalle prime interruzioni di rapporto di lavoro dei lavoratori indiretti. Il tutto prefigura il rischio concreto di aumentare la desertificazione industriale del nostro territorio con una inevitabile e rilevante impatto negativo occupazionale, che coinvolge circa 150 lavoratori di diversi comparti della Centrale», avvertono i sindacati.
«Per queste sintetiche ma, riteniamo, importanti motivazioni – conclude la missiva –, vi chiediamo, ove possibile, l’istituzione di un tavolo di confronto istituzionale al fine di approfondire e individuare le possibili azioni per sbloccare questa delicata vertenza».