CROTONE «Mai avrei pensato di dover fare questo passo eppure oggi, con queste poche righe, vi comunico ufficialmente quanto già detto, per le vie brevi, ai miei segretari». Antonella Stefanizzi, con una lettera aperta annuncia le dimissioni da componente della segreteria provinciale del Pd, ma anche l'abbandono della militanza nello stesso partito. Tra le cariche dirigenziali nei dem, Antonella Stefanizzi ha ricoperto anche quella di segretaria cittadina.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«Sì perché io - spiega Stefanizzi -, nel pieno rispetto dei ruoli ho già anticipato a Leo (Barberio, ndr) e Anna Giulia (Caiazza, ndr) la mia decisione irrevocabile di dimettermi dalla segreteria ma, sopratutto, di prendere le distanze dal partito che mi ha visto crescere e maturare come donna prima ancora che attivista. Ho esaurito le energie ed anche la voglia, di continuare un percorso politico non più condiviso».
«Nonostante siano ormai passati quasi cinque anni dalle ultime amministrative - rivela Stefanizzi -, quando i vertici nazionali e regionali, prima, mi chiedevano un accordo elettorale con una precisa area politica, salvo, poi, ritornare sui loro passi su impulso di alcuni "compagni" i quali, piuttosto che cercare un dialogo, hanno portato avanti una lotta intestina che li ha condotti a escludere il simbolo del Pd dalla tornata elettorale. Ci sarebbero tanto cose da dire ma come ho sempre fatto i panni sporchi li ho lavati in casa. Ciò nonostante - prosegue Stafanizzi -, nel rispetto di chi mi è stato vicino ma sopratutto dei miei elettori, ai quali ho sempre chiesto di essere fiduciosi, abbiamo allestito una lista di donne e uomini liberi! Liberi da schemi e modi di fare che non mi sono mai appartenuti. Ebbene proprio per rispetto di questa fiducia e dei miei ideali che oggi sono io a decidere con chi fare politica e, sopratutto, come farla».
«Ai miei, oramai ex, segretari – conclude Stefanizzi - va la mia solidarietà certa che, con le loro doti, sapranno riportare questo partito ai fasti che merita».