Si agitano le "bacchette magiche" ma si continua a emigrare per la sanità
Le pillole satiriche di Bartolo Villaroja

I muratori per costruire le strutture non mancano, le aziende che forniscono i macchinari, anche più sofisticati, ci sono, in questo momento storico c’è la disponibilità di fondi Pnrr per realizzare gli investimenti, ma quello che manca per potere dare le giuste risposte all’utenza sono i medici che non ci sono!
La «fata biondina» che governa l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, Monica Calamai, annuncia di avere attivato la sua bacchetta magica per la realizzazione di «una rete sanitaria di prossimità, capace di rispondere ai bisogni delle comunità locali». Non chiarisce bene il significato che viene dato al termine «rispondere».
Forse vorrebbe dire che qualcuno risponderà al telefono quando gli utenti chiameranno. I soldi per assumere i telefonisti potrebbero esserci. Meno male che c’è sempre lei, la fata biondina venuta dalla Toscana che, almeno, ci risolverà il problema della comunicazione telefonica e gli utenti della provincia di Crotone, felici e contenti dei nuovi passi avanti fatti, potranno continuare a praticare l’emigrazione sanitaria avendo la consapevolezza che c’è qualcuno che lavora per loro.
Da Crotonesi siamo abituati ai sacrifici e protestiamo solo se ci tolgono il pallone e le feste di piazza. Quando ci annunciano qualcosa di nuovo siamo sempre felici e contenti. Siamo stati felici e contenti anche quando il sindaco Vincenzo Voce ha annunciato, con orgoglio e marcando le parole per evitare equivoci interpretativi, che Crotone aveva finalmente l’università.
Le università in Italia e in Europa si aprono quando viene approvata una legge istitutiva. Vuoi vedere che grazie a Voce il consiglio comunale di Crotone ha ottenuto il potere legislativo e, quindi, non ha bisogno del consiglio regionale o del Parlamento nazionale per approvare una legge? Se Voce apre l’università di Crotone approvandosi la legge, vuoi che Calamai non apra i cantieri per la costruzione di ospedali e case di continuità? E i medici?
Questi arriveranno con l’università di Voce. Per cui è meglio non farsi trovare impreparati aprendo i cantieri. Se, poi, questi medici non arrivano, si potrà sempre pensare all’utilizzo dei muratori che hanno costruito gli ospedali e sanno come sono fatti. In tempo di elezioni le bacchette magiche funzionano alla grande, anche se i malati per curarsi sono costretti a fare i viaggi della speranza e pagare le prestazioni mettendo mano al proprio portafoglio.