L'arte bianca
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CROTONE Presentato il libro di Fabio Pisciuneri dal titolo “Lì, dove tutto ebbe inizio”. L'evento si è tenuto lo scorso 17 novembre presso l’auditorium dell’Istituto “Sandro-Pertini” di Crotone. È un racconto di vita per riflettere e ricordare le vittime della strada che, purtroppo, crescono di anno in anno. 

Il libro, pubblicato per i tipi della casa Editrice “Edizioni Beroe di Costa Renato”, è stato presentato in occasione della “Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada”, evento internazionale, promosso dalle Nazioni Unite, per sensibilizzare sull'importanza della sicurezza stradale e onorare coloro che sono stati persi in incidenti stradali.

Il romanzo, oltre a raccontare la vicenda personale e civile del protagonista Marcello Filippo, si lega strettamente alla storia recente del territorio crotonese, narrando la nascita della nuova strada a quattro corsie tra Crotone e Catanzaro. Un’infrastruttura che rappresenta non solo un risultato strategico di straordinaria importanza, ma anche un simbolo di crescita, sicurezza e speranza per l’intera comunità crotonese e calabrese.

L’opera si pone inoltre come un valido strumento di apprendimento sul tema della sicurezza stradale, affrontato con sensibilità e rigore narrativo, capace di stimolare riflessioni e di diffondere cultura della prevenzione, soprattutto tra le giovani generazioni.

La Prefazione del libro è a firma di Renato Cortese, direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato, mentre le conclusioni sono a cura di Pina Cassaniti Mastroieni, presidente nazionale dell’Associazione familiari e vittime della strada.

A rappresentare la Provincia di Crotone nel corso dell'evento è stato lo stesso presidente Sergio Ferrari che ha voluto così condividere, con i ragazzi e le autorità presenti in sala, la sua testimonianza: «Anche io, insieme alla mia famiglia, ho vissuto il dramma della morte su strada che sembra un tema distante da ognuno di noi ma che, invece, ci riguarda tutti da vicino. Sapete ragazzi - ha detto rivolgendosi Ferrari alla platea - quando ricevi quella telefonata e quando la ricevi perché è successo qualcosa a tuo cognato di 49 anni, che ha 4 figli, la più piccola di 6 mesi e la più grande di 10 anni, vi posso garantire che cambia tutto. E questo è accaduto nella notte del 19 dicembre del 2006».

Ferrari ha proseguito lanciando un messaggio forte agli studenti: «I ragazzi devono capire che quando si è a una festa e si è bevuto non bisogna mettersialla guida dela macchina. Divertitevi sì, divertiamoci ma in maniera consapevole! Perchè a casa ci sono mamma e papa che aspettano. Quello non è divertimento ma è compromettere la vita, non solo vostra, ma di un’ intera famiglia che non si sanerà mai! Pensate che io, ancora adesso, a distanza di 20 anni, quando vado a Cosenza su quella maledetta ss107 e arrivo nel luogo dell’incidente, dove quella notte ho trovato mio cognato, ancora adesso rabbrividisco. Questo è un tema troppo importante – ha precisato Ferrari - ed è giusto, oggi, confrontarsi con i ragazzi».

Rivolgendosi a Fabio Pusciuneri, Ferrari ha così dichiarato: «Oggi consentitemi un pizzico di orgoglio perchè Fabio è un dipendente della Provincia di Crotone che con grande senso di appartenenza e competenza sul problema delle vittime della strada dirige il Crisc, il centro regionale per la raccolta dei dati sugli incidenti stradali in Calabria. Grazie Fabio per aver scritto questo libro che auspico leggeranno tutti gli studenti».

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