Retorica a parte, la città non ha retto: siamo in sicurezza dalla pioggia?
Il Piano Versace è stato portato a termine in ogni sua parte? L’attuale amministrazione comunale ha, nelle proprie disponibilità, più euro di quelle del passato
CROTONE Non è colpa del fato o del destino “cinico e baro” se ogni volta che piove Crotone subisce danni ingenti e corre pericoli. Se la città non avesse subito danni da alluvioni cicliche molto probabilmente nessuno avrebbe potuto individuare responsabilità da parte di coloro che hanno amministrato e amministrano Crotone.
I più anziani raccontano di casi di alluvioni che hanno interessato Crotone prima e dopo la Seconda guerra mondiale. Poi c’è stata la tragica alluvione del 14 ottobre 1996 con sei vittime. Non va dimenticato che i corpi di una giovane coppia non furono mai ritrovati.
Gli storici dicono che il futuro si costruisce partendo dalle esperienze del passato e non hanno torto nemmeno quando il passato è rappresentato da eventi catastrofici. Si intende dire che la società del nostro tempo possiede le giuste tecnologie per trovare le soluzioni praticabili ed evitare eventi che potrebbero mettere a rischio la vita dei cittadini, come è successo nel 1996.
Le amministrazioni che si sono susseguite dalla tragedia dei sei morti avrebbero dovuto mettere in campo ogni attività possibile per scongiurare il ripetersi degli eventi. Qualcosa è stata fatta facendo riferimento al Piano Versace. Sono state costruite alcune delle vasche di laminazione che dovrebbero mettere in sicurezza la città ed evitare che dai territori circostanti arrivino bombe d’acqua in caso di piogge abbondanti.
Il Piano Versace è stato portato a termine in ogni sua parte? Questa è la prima domanda a cui occorre dare una risposta. Le amministrazioni comunali che si sono susseguite dal 1996 hanno realizzato gli interventi necessari di manutenzione e adeguamento intervenendo sulle situazioni di criticità conosciute perché ogni volta che piove determinano una situazione di danni e pericoli.
Se l’acqua caduta nelle scorse ore ha messo in ginocchio la città vuol dire che gli interventi non sono stati realizzati nemmeno dall’attuale amministrazione comunale che ha, nelle proprie disponibilità, più euro di quelle del passato. C’era la necessità di fare investimenti per mettere in sicurezza i quartieri più a rischio. Cosa che potrebbe non essere stata fatta visto i risultati oggettivi.
Fondi consistenti sono stati, invece, destinati ad attività ricreative. L’ultima determina che ho avuto l’opportunità di visionare riguarda l’impegno si spesa di circa 18.000 euro per propagandare le attività natalizie e per acquistare gadget. Questi soldi potevano essere spesi per la sicurezza della città in caso di pioggia?
Certamente sì, ma non avrebbero avuto la stessa ricaduta pubblicitaria in tempo di elezioni. Intanto c’è uno spiffero di palazzo che parla di qualche incrinatura che ci sarebbe stata tra il sindaco Vincenzo Voce e il suo vice Sandro Cretella. Voci non suffragate da conferme, ma lo spiffero da cui parte la notizia è molto attendibile. Vedremo.

