Lavori via Venezia, Comune di Crotone impugna sospensiva davanti al Tar
CROTONE Il Comune di Crotone ha deciso di impugnare davanti al Tar della Calabria i provvedimenti della Soprintendenza del 15 dicembre 2023 e del 24 gennaio scorso attraverso cui è stata disposta la sospensione dei lavori di abbattimento delle barriere architettoniche in via Venezia.
Secondo la soprintendente di Crotone e Catanzaro, Stefania Argenti, infatti, i recenti lavori hanno comportato lo «smontaggio dell’antica pavimentazione in basole del primo '900 eseguiti in assenza della prescritta autorizzazione». Ma non è stato così secondo l'Ente pitagorico che, quest'oggi, con la determina dirigenziale numero 963 del dirigente del Settore 7, Raffaella Paturzo, ha deciso di affidare l'incarico a un legale esterno. Si tratta dell'avvocato Demetrio Verbaro del Foro di Catanzaro.
In merito alla disputa, va segnalato che proprio sulle pagine della ProvinciaKR, nel lontanto numero 28 del 16 luglio 1999 (allora settimanale cartaceo), Vincenzo Fabiani, studioso archeologo e a capo del Gruppo archeologico krotoniate, scriveva che in quel tratto di corso, il basolato non vi era più perché frantumato in precendenza per lavori alle condotte idriche e di altre utenze. Fabiani riferiva dunque che l'amministrazione di Pasquale Senatore avrebbe così provveduto a ripristinare l'antica pavimentazione in quel momento storico che era a un passo dal Terzo millennio. E non nel secolo scorso!
Su Corso Vittorio Veneto si ripristina il vecchio basolato
(Da "la ProvinciaKR" numero 28 del 16 luglio 1999) È iniziato giorno 12 scorso, a cura dell'Amministrazione Comunale, lo scoprimento del vecchio basolato di Crotone, lungo il corso Vittorio Veneto, tra piazza della Resistenza e piazza Pitagora. Esso, come noto, prosegue su Piazza Vittoria, piazza Duomo e Corso Vittorio Emanuele in entrambe le direzioni. Il basolato è stato a suo tempo ricoperto con mattonelle di asfalto e poi, per riparare al continuo sgretolamento delle stesse dovuto al traffico ed alle piogge, si è provveduto a stendere ancora su di esse uno spesso manto di bitume. Purtroppo il basolato risulta divelto, per tutta la lunghezza, in alcuni tratti coincidenti con le condotte dell'Enel, dei telefoni, del gas, dell'acqua e della fognatura, scavate negli anni settanta. Lo scavo delle condotte, a suo tempo, oltre a determinare lo smantellamento di parte del basolato (le basole furono distrutte col martello pneumatico e disperse nel materiale di risulta) determinò anche la distruzione di lunghi tratti del sottostante tessuto urbanistico antico, costituente il quartiere meridionale della Polis di Crotone. All'angolo del piazzale Municipio, in prossimità dell'attuale magazzino "Calzedonia", un muro antico in blocchi calcarenitici, di notevole dimensione, fu pure distrutto col martello pneumatico per permettere il passaggio di una delle suddette condotte. Una curiosità: in piazza Pitagora, nei
pressi del luogo dove sorgeva il podio mussoliniano, esiste una basola con incisa la seguente dicitura "Saluti da Mascali". Mascali è il paese della Sicilia, alle falde dell'Etna, dove veniva e viene tuttora estratta e lavorata la pietra lavica nelle forme regolari delle basole. Con lo scoprimento del basolato costruito negli anni trenta, ci auguriamo di rivedere la "basola" che riporta i "saluti da Mascali".
Vincenzo Fabiani