Caso Pingitore, Ceraudo e Passalacqua:«Si cerca di screditare e distruggere»
I due consiglieri di "Crotone cambia" intervengono nel merito della vicenda che ha interessato il capogruppo di "Stanchi dei soliti"
CROTONE «Rispetto alle recenti dichiarazioni esposte da vari componenti dell'amministrazione comunale riguardanti i dissapori intercorsi tra il nostro sindaco Enzo Voce e il nostro collega, il consigliere Iginio Pingitore, noi della lista "Crotone cambia" siamo tristemente consapevoli del fatto che, quando si è abituati a determinate direttive gestionali, è difficile cambiare punto di vista e vedere ciò che di bello si costruisce e si ottiene». È quanto scrivono in una nota stampa i consiglieri comunali della lista civica "Crotone cambia", Domenico Ceraudo e Antonella Passalacqua.
Il capogruppo di “Stanchi dei soliti”, come si ricorderà, sarebbe stato vittima di una presunta ritorsione da parte un dirigente dell'istituto di credito per cui lavorava per aver espresso le proprie opinioni sull'operato del sindaco Voce. Tale circostanza era stata denunciata in un comunicato stampa dal Consigliere regionela di Forza Italia, Antonello Talerico, a ridosso della vigilia di Natale. Durante la conferenza stampa di bilancio di fine anno, il sindaco Voce, nel dirsi estraneo alla vicenda, ha annunciatà querela per diffamazione contro Pingitore.
«Nonostante i diversi punti di vista - scrivono i consiglieri di maggioranza -, la base di una buona società civile, è quella di carpire e risollevare insieme le sorti del nostro territorio. È sconcertante come, per il semplice gusto di contraddire, si cerca di screditare e distruggere quel che si fa e che è sotto gli occhi di tutti, tranne per chi così ostinatamente osserva tutto attraverso una lente distorta».
«Parlare di mancanza di democrazia - stigmatizzano i due consiglieri -, negazione della libertà di pensiero e addirittura di dittatura è irrispettoso quanto vergognoso per le troppe realtà che vivono quotidianamente queste condizioni terribili. Le divergenze personali portate alla luce nelle recenti settimane stanno andando ben oltre qualsiasi ragionevole possibilità di chiarezza che è doverosa non solo nei confronti dell'amministrazione comunale, ma anche e soprattutto per tutti i cittadini crotonesi».
«La tenacia con cui si stanno compiendo piccoli e grandi obiettivi - sostengono Ceraudo e Passalacqua - durante questi anni deve essere un moto ed una spinta verso la rinascita della nostra Crotone. È facile dimenticare la tragedia degli anni passati, la decadenza mista a sconforto delle dirigenze amministrative che hanno preceduto quella attuale, come è oltremodo difficile poter solo immaginare il ventaglio di opportunità che si stanno creando nel nostro territorio».
«Come abbiamo sempre detto - prosegue la nota -, la strada è lunga e tortuosa, ma è semplicemente da stolti mettere forzatamente massi di sfiducia figlia del seme della rassegnazione a cui ci hanno abituato a mirare e il frutto del lamento di cui ci nutriamo da decenni. La politica del fare sta agendo e ci dispiace che molti sono scettici e non abituati alla fatica del costruire, che comporta sacrifici e non si può pretendere di ammirare immediatamente ma bisogna imparare ad osservare e soprattutto a dare il proprio non per bistrattare ma per progredire».
«Crotone sta cambiando - concludono Ceraudo e Passalacqua - ma il cambiamento per essere tale deve iniziare in ognuno di noi poiché solo insieme si va avanti, e non andando a caccia di streghe da mettere sulla forca».