Il valzer delle nomine in Lombardia sposterebbe Calamai da Varese a Bergamo
Nella seduta di ieri della giunta regionale Lombarda, Fratelli d'Italia si è frapposta alla nomina dell'attuale commissaria dell'Asp di Crotone e spunta un'altra manovra
CROTONE Slitta al prossimo 4 agosto la decisione sull’eventuale incarico in Lombardia alla commissaria dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, Monica Calamai. È quanto scrive il giornale Malpensa24 a proposito della riunione della giunta regionale della Lombardia che, nella seduta di ieri, si è occupata del cambio della guardia in alcune postazioni sanitarie.
Nei giorni scorsi, sempre Malpensa24 aveva diffuso l’indiscrezione che parlava della nomina di Calamai, “Lady di ferro”, alla guida dell’Asst Sette Laghi di Varese. Calamai avrebbe dovuto prendere il posto di Giuseppe Micale, inviso, secondo la narrativa del giornale lombardo, all’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso.
Nella seduta di ieri la giunta regionale Lombarda ha discusso della situazione di Micale, ma non ha raggiunto un accordo per la sua defenestrazione e la conseguente nomina della “Lady di ferro” al suo posto. Sarebbero stati i rappresentanti di Fratelli d’Italia a fare la funzione del “granello di sabbia che blocca gli ingranaggi”, facendo diventare “una soap opera” la sostituzione di Micale.
Il tentativo di fare fuori Micale, messo in campo da Bertolaso, sarebbe, quindi, momentaneamente fallito. Sempre Malpensa24 ipotizza che la notizia di Calamai alla guida dell’Asst Sette laghi, data in pasto all’opinione pubblica, sarebbe stata bruciata. In caso di impallinamento di Micale il suo poso potrebbe essere, infatti, preso da Marco Passeretta.
Non significa che “Lady di ferro” abbia perso il treno per la Lombardia. Il suo trasferimento nella regione più ricca d’Italia non verrebbe meno. Cambierebbe solo la destinazione finale: da Varese a Bergamo. Pur di fare fuori Micale a Varese, l’assessore Bertolaso metterebbe in campo un cambio di postazioni e di caselle.
Le novità dovrebbero appunto arrivare da una riunione della giunta regionale, già convocata per il prossimo 4 agosto. Questa almeno è la speranza di chi vorrebbe i cambi dei dirigenti. Poi dicono che queste cose succedono solo in Calabria, quando in verità l’Italia ha consolidato gli stessi metodi in ogni angolo. Tutto il mondo è paese.