L'arte bianca
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CROTONE Una sentenza che apre un solco importante nell'ambito del precariato della scuola quella pronunciata lo scorso 7 marzo dal Tribunale di Crotone che ha dichiarato «illegittime» le modalità di assegnazione adottate dal ministero dell’Istruzione e del merito (Mim) per gli incarichi da Gps (Graduatorie provinciali di supplenza).

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Tali modalità, stabilite dal Mim con ordinanza numero 112 del 2022, secondo il recente pronunciamento del Tribunale pitagorico, sono state ritenute contrarie ai principi «meritocratico» e del «pubblico concorso», nonché di «buon andamento e imparzialità della Pubblica amministrazione» di cui all’articolo 97 della Costituzione.
Il giudice del lavoro, Caterina Neri, infatti, ha accolto le tesi sostenute dagli avvocati Patrizio Nigro e Romolo Sanguedolce nel ricorso di una docente di Crotone contro l’assegnazione di incarichi in favore di altri candidati con punteggi inferiori al proprio.
Il sistema informatizzato del Mim, infatti, funziona come segue. Il docente iscritto in Gps si candida per l’assegnazione di una supplenza, con possibilità di esprimere preferenza per determinate sedi. Se al primo turno di nomina il docente non risulta assegnatario di incarichi e altri aspiranti con punteggi inferiori ne ottengono nelle sedi per le quali il primo non aveva espresso preferenze, il sistema lo etichetta come “rinunciatario”. Ciò significa che, qualora al secondo turno di nomina si liberino incarichi per le sedi prescelte dal docente ormai etichettato “rinunciatario”, il sistema non lo prenderà più in considerazione, con l’effetto di assegnare tali supplenze a candidati con punteggio inferiore. Questo è quanto accaduto all’insegnate che ha deciso di presentare ricorso.
Il Giudice ha quindi riconosciuto in favore della docente il diritto all’attribuzione di un incarico di supplenza annuale tra quelli illegittimamente assegnati ad altri docenti, condannando il Ministero a riconoscerle il relativo punteggio e, a titolo di risarcimento danni, tutte le retribuzioni e gli emolumenti che le sarebbero spettati.
«La sentenza del Tribunale di Crotone - dichiara l’avvocato Patrizio Nigro – rappresenta un importante precedente giurisprudenziale, posto che il sistema in questione potrebbe essere ancora adottato per l’assegnazione dei futuri incarichi di supplenza del prossimo biennio 2024-25 e 2025-26, per il quale è imminente la riapertura delle graduatorie Gps».
«È paradossale – aggiunge l’avvocato Romolo Sanguedolce – che il ministero dell’Istruzione e del merito, la cui nuova denominazione è stata di recente adottata proprio per sottolinearne l’impegno nella promozione del merito, finisca di fatto per non tenerne conto».