«La capitale della Magna Grecia perde l'Ufficio scavi della Soprintendenza!». Lo rende noto un comunicato del coordinamento provinciale di Forza Italia di Crotone. L'ufficio era situato a Palazzo Morelli nel centro storico. «Senza alcun clamore politico – commenta la nota –, con esplicito riferimento a chi oggi governa Crotone e a chi si occupa dei beni culturali a Roma, anche gli uffici che rappresentano il presidio tecnico-scientifico per le attività di scavo e di vigilanza sui beni storici, artistici e culturali di Crotone chiudono bottega. La nostra storia – prosegue Forza Italia –, la nostra cultura, sono più che mai i cavalli di battaglia di questi politici che si riempiono la bocca quando parlano del futuro della nostra terra. Parlano, parlano, e quando, al momento giusto, devono agire... si perdono in un bicchiere d'acqua. Come si fa, ci chiediamo, ma soprattutto chiediamo a chi ricopre certi ruoli politici/istituzionali, a non intervenire nel momento in cui si chiude il presidio territoriale? E pensare che abbiamo appena stretto "amicizia" con Samo e che nell'antica Grecia "l'ultimo dei Crotoniati è il primo dei Greci". Oggi siamo solo e semplicemente gli ultimi! Se Crotone fosse un'azienda – dicono ancora quelli del coordinamento provincia di Fi – sarebbe il caso di portare i libri in tribunale e i suoi amministratori, i politici, sollevati da ogni incarico. Questa classe dirigente, locale, regionale e nazionale, non ha la capacità di gestire e risolvere i problemi. Ognuno pensa a se stesso e nessuno al territorio, alla gente, ai disoccupati. Tutti contro tutti. E tutto chiude. Nessuna visione del futuro, nessun progetto, nessuna speranza... tranne l'ultima rimasta e che tiene tutti con il fiato sospeso: la salvezza del Crotone Calcio».