CROTONE Responsabile del reparto Diabetologia nell'ospedale “San giovanni di Dio”, nonché presidente dei diabetologi della Calabria, Salvatore Pacenza, oltre a essere un tifoso accanito del Crotone è un fine e competente commentatore sportivo. Con lui abbiamo parlato del turno d'andata per la Fase nazionale dei play-off.
Il Feralpisalò è squadra ostica, da un anno retrocessa dalla Serie cadetta e nel suo girone di Serie C è arrivata terza: queste credenziali rappresentano un ostacolo per il Crotone?
«Tutte le partite saranno difficili perché, progressivamente, restano squadre atleticamente preparate, tatticamente evolute. Se andiamo nello specifico, la Feralpisalò, oltre a essere una retrocessa, è una squadra formata da calciatori ben strutturati fisicamente e allenati da un tecnico che ha fatto sempre bene. Fatte queste premesse, resto molto fiducioso perché la squadra ha dimostrato di avere valori, identità. È importante per il Crotone aver recuperato calciatori di di rilievo come Giron, come Oviszach e come Barberis. Questo non fa che aumentare la fiducia nella squadra che peraltro ha un'autostima che va migliorando partita per partita».
Ovviamente ovviamente la ciò che avverrà sul campo non riusciamo ad immaginarlo...
«Credo che l'impegno e l'intenzione di andare avanti non manca a nessuno dei componenti della società, dello staff, della squadra, per cui non possiamo che attendere fiduciosi queste due partite che andremo a disputare».
Per quanto visto contro la Juventus Ng, nel secondo turno fase a girone, questa fiducia che lei ha appena detto aumenterà?
«Sì, sì, è in aumento. Perché ripeto, l'autostima, l'aspetto mentale in una squadra fa molto. Il nostro mister è un vero top player di questa di questa squadra, capacità enormi di leggere le partite, capacità enormi di preparare le partite e capacità enormi di motivare la squadra, per cui queste condizioni messe insieme ci dovrebbero garantire il passaggio».
Giuseppe Livadoti