Schlein in Calabria con Tridico: «Destra smantella la sanità pubblica»
Attacco della segretaria nazionale del Pd: «Mentono sapendo di mentire perché il calcolo della spesa sanitaria non si fa in termini assoluti come continua a fare Giorgia Meloni»

POLISTENA «La destra continua a volere smantellare il pubblico e per farlo non ha bisogno di cambiare le leggi gli basta togliere i finanziamenti come sta facendo e mentono sapendo di mentire perché il calcolo della spesa sanitaria non si fa in termini assoluti come continua a fare Giorgia Meloni, si fa in rapporto al Pil del nostro Paese e questo dato sta scendendo. Da quando lei è presidente del Consiglio è arrivato ai minimi storici degli ultimi 15 anni. C'è un motivo se aspetti un anno e mezzo per fare una gastroscopia o una mammografia. C'è un motivo se non riesci più a prenotare alcune visite e se si stanno svuotando i reparti».
Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein che oggi, accompagnata dal segretario regionale del partito e parlamentare Nicola Irto e dal candidato presidente Pasquale Tridico, ha visitato l'ospedale di Polistena (Reggio Calabria) per la campagna elettorale per le regionali. Al suo arrivo Schlein ha incontrato il Comitato tutela della salute di Polistena, che le ha descritto la situazione dell'Ospedale, e medici e infermieri dell'ospedale.
«In questo Paese - ha aggiunto - negli ultimi anni di governo, le persone che hanno rinunciato a curarsi sono salite a sei milioni. Erano quattro milioni e mezzo nel 2023. Sotto il governo di destra di Giorgia Meloni sono aumentate di un milione e mezzo. Sei milioni di italiani rinunciano a curarsi per le liste troppo lunghe o perché non se lo possono permettere».
«Quando le opposizioni unite - ha ricordato la segretaria dem - hanno proposto e hanno indicato a questa maggioranza, questa destra guidata da Giorgia Meloni, dove prendere 5 miliardi oggi, subito, per assumere medici e infermieri loro hanno detto di no. Assumere medici e infermieri è fondamentale per ridurre quelle liste d'attesa che sono diventate infinite. Quando manca il personale la vita nei reparti diventa anche una vita in cui ci sono dei rischi perché la frustrazione dei cittadini che non riescono a curarsi rischia di scaricarsi su chi si trovano davanti, medici e infermieri che non hanno alcuna colpa della mala gestione della sanità da parte del governo. Quelli che ci sono, sono stressati, molti sono a rischio esaurimento, tanti altri sono già fuggiti verso il privato o verso l'estero perché qui rischiano veramente ogni giorno di non riuscire a poter fare il loro lavoro. Lo vivono ancora come una missione, dobbiamo sostenerli e dobbiamo dobbiamo aiutarli».
«Siamo qui per testimoniare, una volta ancora, come la sanità pubblica e la sua difesa sia la priorità numero 1, non soltanto in questa campagna regionale per la Calabria, ma a livello nazionale», ha detto ancora la segretaria del Pd Elly Schlein da Polistena. «Medici e infermieri che abbiamo incontrato - ha aggiunto - ci hanno detto 'metteteci in condizione di lavorare'. Bisogna assumere perché il personale è sottoposto a turni massacranti. Altrimenti vuol dire che questa destra vuole una sanità a misura del portafoglio delle persone, vuole che le liste d'attesa rimangano lunghe. Anzi in Calabria si sono allungate, come ci ha raccontato il comitato, che ringrazio. Non lo possiamo accettare perché si sta negando il diritto alla salute scritto all'articolo 32 della nostra Costituzione».
«L'amministrazione di destra di Occhiuto - ha aggiunto - è quella che si è anche resa responsabile del fatto che troppi luoghi di cura sono stati chiusi. La sanità del futuro è quella che arriva più vicino alle case delle persone. Servono case della comunità, ospedali di comunità, quelle cose che qui o non stanno facendo o stanno facendo male, anche con i soldi del Pnrr. In questa regione si spendono più di 300 milioni di migrazione sanitaria per curare i calabresi in altre regioni. Vuol dire che i calabresi la sanità la pagano due volte: con le tasse per una sanità che poi si allontana dalle loro case e non riesce a curarli e quando, come una signora mi ha raccontato giusto poco fa, per un problema del figlio ha dovuto andare a Firenze perché qui non trovava risposta. Non è giusto».
«I calabresi non sono cittadini di serie B - ha detto Schlein -, hanno diritto alla salute come tutti gli altri italiani e bisogna che ci sia un governo regionale che metta questa come priorità assoluta per garantire la sanità pubblica e per garantire la sanità territoriale e per andare incontro ai medici calabresi. Allora noi, accanto a Pasquale Tridico che sosteniamo convintamente in questa sfida - ha concluso Schlein - abbiamo deciso di mettere come assoluta priorità di questa campagna per le regionali la difesa della sanità pubblica universalistica e abbiamo una base da cui non partiamo da zero perché le forze politiche che sostengono Tridico in Calabria sono le stesse che già nell'ultimo anno hanno indicato al governo di Giorgia Meloni dove prendere i 5 miliardi per assumere subito medici e infermieri», ha concluso Schlein.