Regolamento Ue su trasferimento rifiuti pericolosi, Nesci chiede chiarimenti
L’eurodeputato di Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea in merito alla grave situazione dell’area Sin di Crotone

CROTONE «L’eurodeputato Fdi Denis Nesci - informa una nota -, su sollecitazione di Stelvio Marini dell’esecutivo provinciale di Fratelli d’Italia di Crotone, ha presentato un’interrogazione prioritaria alla Commissione europea in merito alla grave situazione dell’area Sin di Crotone, richiamando l’attenzione delle istituzioni europee sulla necessità urgente di interventi concreti per la bonifica e la tutela della salute pubblica».
«Durante la Conferenza dei servizi del 24 ottobre 2019 - si legge nella nota -, era stato stabilito che i rifiuti pericolosi, sia Tenorm che non Tenorm, derivanti dalla bonifica dell’area “Crotone-Cassano-Cerchiara”, dovessero essere smaltiti fuori dalla Calabria, per prevenire rischi ambientali e evitare la creazione di nuove discariche nella regione».
«Attualmente sono in corso gli scavi di bonifica - prosegue la nota -, con 40.000 tonnellate di rifiuti destinati alla discarica di Kumla, in Svezia. Tuttavia, Eni Rewind ha segnalato preoccupazioni sull’interpretazione restrittiva del Regolamento (Ue) 2024/1157, che a partire da maggio 2026 potrebbe limitare la spedizione di rifiuti pericolosi tra Stati membri, mettendo a rischio il completamento della bonifica».
Il deputato Nesci ha quindi rivolto tre specifiche richieste di chiarimento alla Commissione europea: «Se il Regolamento impedirà le spedizioni di rifiuti pericolosi a partire dal 2026»; «Se le norme potranno ostacolare il completamento di bonifiche già approvate»; e «Se sono previsti chiarimenti interpretativi per tutelare l’ambiente e i diritti delle comunità locali».
«La tutela del nostro territorio e della salute delle comunità - ha dichiarato il parlamentare calabrese Denis Nesci - è una priorità imprescindibile. Confido in un pronto riscontro dalla Commissione europea, affinché si trovino soluzioni efficaci per garantire il proseguimento della bonifica del Sin di Crotone, un’operazione fondamentale per la sicurezza e il futuro della Calabria».