Cisal: «Circa il 60% dei voti del Crotonese andati a candidati esterni»
L'analisi del segretario provinciale, Mario Venneri: «Classe dirigenziale politica crotonese si interroghi per i risultati degli ultimi anni: ciò che serve è nuova linfa»

CROTONE Riceviamo e pubblichiamo integralmente l'analisi del segretario provinciale della Cisal di Crotone Mario Venneri che precisa il proprio punto di vista rispetto alle ultime elezioni in Calabria.
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A nome della Cisal di Crotone, dei suoi dirigenti, dei suoi dipendenti e di tutti gli iscritti, auguro al nuovo Consiglio Regionale, al Presidente Occhiuto e soprattutto all’unico crotonese eletto, Sergio Ferrari, un buon lavoro per il bene di tutti i calabresi.
Il risultato chiaro e netto delle elezioni del 5 e 6 ottobre scorso hanno sancito la vittoria del Presidente Occhiuto, della sua strategia politica, delle sue idee e hanno messo in luce, d’altro canto, la precarietà della proposta delle opposizioni; il tutto dovrebbe assicurare al neo eletto Consiglio Regionale una certa stabilità.
Ciò che più preme al sottoscritto, in qualità di segretario provinciale della Cisal, è riscontrare come, ancora una volta, i candidati locali abbiano avuto poco appeal sull’elettorato crotonese; dati alla mano, salta all’occhio come poco più del 40% dei voti espressi nella provincia di Crotone abbia premiato i candidati crotonesi, con il restante 60% circa andato a favore di candidati vibonesi e del catanzarese che facevano parte della circoscrizione Centro. E se i voti andati ai candidati crotonesi del centrodestra superano almeno la soglia del 60%, il dato crolla clamorosamente se si guardano i voti a favore dei candidati del centrosinistra del territorio pitagorico che si attestano addirittura al di sotto del 25%, segno, probabilmente, di una campagna elettorale poco incisiva e limitata in termini di coinvolgimento dell’intero territorio.
E quanti voti hanno racimolato i candidati crotonesi al di fuori della Provincia? Ebbene, la percentuale di voti a favore dei candidati del territorio crotonese raccolti nelle altre province, che formano insieme a Crotone la circoscrizione Centro, si attesta al di sotto dell’8% delle preferenze totali espresse; in termini assoluti si parla di poco meno di 15.000 preferenze su un totale di circa 195.000 espresse.
Non si tratta di semplice campanilismo.
La riflessione prosegue sul filo logico dell’appello fatto prima delle elezioni dal sottoscritto; la speranza era che gli elettori del territorio crotonese potessero premiare rappresentanti locali ma, ahimè, anche in questa tornata elettorale non siamo stati all’altezza del compito.
Ma, forse, è sbagliato dare l’intera colpa all’elettorato; è giusto, invece, che la classe dirigenziale politica crotonese si interroghi per i risultati degli ultimi anni; quello che serve è nuova linfa, nuovi volti, nuove idee. Chi ha gestito finora la politica a Crotone e provincia abbia la forza e la compiacenza di fare un passo di lato e aiutare le nuove leve per un cambio di rotta diventato necessario.
Se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno, forse basterebbe “sperare” che il candidato Presidente del centrosinistra Pasquale Tridico rinunci al suo posto da Consigliere regionale per continuare la carriera politica nell’europarlamento, spalancando le porte del Consiglio calabrese all’Avv. Elisabetta Barbuto, regalando, così, a Crotone un secondo rappresentante, seppur all’opposizione, alla Cittadella di Germaneto. Magra consolazione. Ma tant’è.
Questo rappresenterebbe sì un miglioramento rispetto al passato, ma è ancora troppo poco.
Il territorio crotonese deve tornare ad essere unito perché ha bisogno di rappresentanza in seno al massimo ente regionale e non solo; e i numeri contano; contano sia il numero di voti espressi a favore dei rappresentanti locali, sia il numero finale di eletti perché, anche se di schieramenti diversi, anche se divisi tra maggioranza e opposizione, i rappresentanti locali possono ugualmente e ognuno nel rispetto del proprio ruolo far valere le ragioni di un intero territorio da troppo tempo in difficoltà.
L’ultimo mio pensiero va, infine, all’exploit dell’unico rappresentante crotonese eletto, Sindaco di Cirò Marina e Presidente della Provincia, Sergio Ferrari; l’elezione e i numeri raccolti da Ferrari in questa tornata elettorale rappresentano la vera eccezione al discorso snocciolato finora o, forse, rappresenta il risultato di una buona campagna elettorale fatta di impegno in tutto il territorio, dal capoluogo al più piccolo dei paesi della provincia di Crotone. Un buon esempio dal quale ripartire.
Al neo eletto consigliere regionale Ferrari, rinnovo gli auguri di buon lavoro ed esprimo la disponibilità della Cisal di Crotone ad una collaborazione e ad un confronto utile per elaborare le migliori strategie possibili al fine di migliorare la situazione economico, sociale e, soprattutto, infrastrutturale della provincia di Crotone.
Mario Venneri segretario provinciale della Cisal di Crotone