Quando la sanita' e' un disastro... conviene parlare di clima e migrazioni!
CROTONE Il sommo poeta Dante Alighieri usò lo stratagemma della donna-schermo per evitare che i fiorentini spettegolassero su Beatrice. Spostò strategicamente l’attenzione, che sino a quel è punto era riservata a Beatrice, su un’altra donna per ridurre le attenzioni dei fiorentini verso la sua amata.
La trovata di Dante ha avuto grande successo tanto è vero che, anche ai nostri giorni, viene utilizzata dai politici che “fagliando” sul piano delle capacità progettuali, spostano l’attenzione su temi diversi da quelli che li metterebbero in difficoltà.
Succede così che, in Italia e nel resto del mondo, quando i governanti non sono in grado di risolvere le problematiche che complicano la vita dei loro amministrati, spostano il tiro su temi che parlano alla pancia della gente.
Il salario è basso, la sanità latita, le tasse aumentano, il lavoro manca, le famiglie hanno difficoltà economiche già a partire della seconda settimana del mese e altro. Sono tematiche, queste, che farebbero crollare nei consensi tutti ed ecco che torna di attualità la trovata di Dante che consente di spostare l’attenzione su altro.
Meglio parlare dell’emergenza emigrati, dell’Europa ladrona, di complotti che evitano di fare governare anche quando si può contare su maggioranze schiaccianti. Questo succede a scalare anche alle nostre latitudini.
Negli ultimi giorni sono stato colpito da una iniziativa organizzata dall’Azienda sanitaria provinciale nostrana sul tema: “Impatto dell’ambiente e del clima sulle migrazioni e sulla salute della popolazione”.
Confesso candidamente che quando ho letto il tema del seminario ho pensato ad una riunione del G7. Sono saltato dalla sedia, perché ho immaginato che il G7 si sarebbe tenuto a Crotone. Ho una fantasia fervida, lo confesso. I sette Stati più potenti del mondo che vengono a Crotone a discutere del futuro del mondo. Che “figheria”, ho pensato.
La delusione è stata, però, grande quando, leggendo la brochure, ho scoperto che ad organizzare il seminario era stato il mitico commissario dell’Azienda sanitaria provinciale, Antonio Brambilla, e l’ospite più illustre era il nostro presidente regionale, Roberto Occhiuto.
Ammetto che mi sono indignato, perché mi aspettavo che Brambilla e Occhiuto organizzassero un seminario per spiegare a quel nostro concittadino, malato oncologico, perché ieri ha dovuto pagarsi l’esame di un marker oncologico in quanto la struttura sanitaria dove si è rivolto aveva terminato il budget.
Purtroppo, anche se lo ignorano in molti, sono tanti i malati che sono costretti a fare esami diagnostici a pagamento. Ci sono anche tanti malati che gli esami non li fanno più, perché non hanno soldi. Alcuni di questi si sono già messi in attesa della morte visto che non hanno i soldi per garantirsi il diritto a vivere.
Sarebbe stato questo il tema giusto da affrontare con Occhiuto, commissario regionale della sanità. Sarebbe stato opportuno parlare anche della fuga dei medici dell’ospedale di Crotone e delle strategie che potrebbero essere messe in campo per bloccare i trasferimenti in ospedali che offrono maggiori garanzie ai professionisti.
Sarebbe stato importante parlare anche delle chilometriche liste di attesa che riguardano le visite specialistiche e gli esami diagnostici più complessi. Occhiuto e Brambilla sanno quanto tempo occorre per avere una visita cardiologica? Sanno sicuramente che le malattie cardiache insieme a quelle oncologiche sono le principali cause di morte.
Se le visite vengono prenotate anche a distanza di più di un anno, coloro che non hanno soldi arrivano prima alle porte del cimitero rispetto all’ambulatorio dello specialista. Forse i soldi per organizzare il seminario potevano essere destinati alle cure dei più poveri e forse sarebbero serviti per salvare vite umane.
Ci spiegassero, a questo punto, quale ricaduta importante avrà sul territorio il seminario. L’unica cosa certa, nel gioco del tressette molto in uso dalle nostre parti, è quella che “se si faglia ad un palo si risponde con un altro”.