L'arte bianca
L'arte bianca
affidato
affidato

CROTONE Una richiesta di convocazione di un tavolo istituzionale per la tutela dei lavoratori della commessa Chiama Roma è stata inoltrata da Fabio Tomaino, segretario provinciale di Confial a Crotone all'indirizzo del presidente della Giunta regionale calabrese, al sindaco del Comune di Crotone, ai consiglieri regionali e ai parlamentari eletti nel territorio di Crotone.

«In qualità di segretario provinciale Confial di Crotone – scrive Tomaino -, rivolgo una richiesta formale e urgente alle Istituzioni in indirizzo affinché venga convocato un tavolo istituzionale sulla vicenda che coinvolge circa 150 lavoratrici e lavoratori della commessa Chiama Roma, oggi esposti a una grave e inaccettabile condizione di incertezza occupazionale».

«È necessario ripartire da un modello – anticipa Tomaino - che ha già dimostrato la propria efficacia: il metodo della concertazione istituzionale, del confronto serio, responsabile e costruttivo all’interno delle istituzioni. Un anno fa, proprio grazie a questo approccio, lavoratori, sindacati e istituzioni seppero fare squadra e risolvere una vertenza complessa che interessava mille lavoratori dell’Ex Abramo. Quel risultato non fu casuale, ma il frutto di un metodo virtuoso, condiviso e orientato alla tutela del lavoro e del territorio».

«È da lì – esorta Tomaino - che bisogna ripartire. È quel sistema, quel metodo, che oggi dobbiamo fare nostro anche nella vicenda dei lavoratori di Chiama Roma. In questa fase è fondamentale evitare vie di fuga individuali, scorciatoie o la ricerca di pura propaganda. Le vertenze non si risolvono con annunci o posizionamenti di parte, ma nell’unico luogo dove possono realmente trovare soluzione: il contesto istituzionale, mettendo in campo una visione di responsabilità e di tutela dell’occupazione».

«Serve un intervento – suggerisce ancora Tomaino - immediato e corale. Le festività natalizie non possono e non devono rallentare l’attenzione delle istituzioni su una questione che riguarda il lavoro, la dignità delle persone e la tenuta sociale di un territorio già fragile. Come nel caso dell’Ex Abramo, non ci troviamo di fronte a “pacchi da rifilare” a qualcuno. Parliamo di lavoratori altamente professionalizzati, impegnati in una commessa tecnica che richiede competenze specifiche, rappresentando un valore aggiunto per chiunque dovesse aggiudicarsi il bando pubblico emanato dal Comune di Roma. È quindi nell’interesse generale mantenere e valorizzare queste professionalità».

«Occorre, inoltre – scongiura Tomaino -, evitare con determinazione che clausole territoriali distorsive o logiche politiche possano mettere in discussione l’occupazione e la stabilità lavorativa di questi 150 lavoratori. Per queste ragioni, ci aspettiamo un intervento attivo e responsabile di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, inclusi coloro che rappresentano il territorio di Crotone in Parlamento, affinché vengano messi in campo tutti i canali politici e istituzionali disponibili per garantire la piena tutela dei posti di lavoro e la continuità occupazionale».

«Ferma restando la possibilità – aggiunge il segretario di Confial - di intraprendere ogni azione legale qualora ve ne siano i presupposti, oggi la priorità è politica e istituzionale: attivare immediatamente un tavolo di confronto, che coinvolga tutti i soggetti interessati e che sia coordinato dal presidente della Regione Calabria, il quale ha già dimostrato, nei fatti, autorevolezza, visione e capacità di tutela del lavoro e del futuro della Calabria».

«In questo tempo di Natale – conclude Tomaino -, dobbiamo sentire tutti il dovere di regalare a queste 150 famiglie la tranquillità e la sicurezza che il nostro territorio, dal punto di vista politico, istituzionale e sociale c’è e ci sarà. Lo abbiamo già dimostrato. Ora è il momento di dimostrarlo ancora».

Blocco bonifica, altro tentativo di Eni di smaltire a Crotone i veleni?