"Blue ball" di Gabriele Gaetano accende il cinema all'aperto di "E io ci sto"
Il cortometraggio d'animazione è stato presentato dal giovanissimo film maker nell'ambito della sesta edizione della rassegna cinematografica in collaborazione col centro Baco

CROTONE Quando la neurodivergenza si trasforma in una marcia in più per la creatività e il coraggio di osare. Ha riscosso molto successo tra pubblico e critica, lo scorso 23 luglio, la proiezione di “Blue ball”, un cortometraggio d'animazione autoprodotto, proposto da Gabriele Gaetano nell'ambito della rassegna “E io ci sto: il cinema sotto le stelle” in corso d'opera presso la splendida cornice di Orto Tellini a Crotone. Opera, questa, che ha preceduto al proiezione del docufilm proposto dal talentuoso regista calabrese, Giacomo Triglia, e interpretato dal cantautore Peppe Voltarelli dal titolo “Che verso fa il pescespada?”.

Gabriele è un ragazzo di soli 14 anni che, da qualche anno ormai, frequenta il centro Baco dove ci si occupa di servizi psicologici ed educativi. Un'eccellenza crotonese all'interno della quale, oltre all'apprendimento, si coniuga la ricerca applicata grazie al supporto di professionisti dell’educazione che sviluppano interventi educativi individualizzati con un'unica mission: «promuovere il benessere psicologico della persona, nella sua unicità».
In questa sesta edizione della kermesse cinematografica organizzata dall'associazione “E io ci sto”, il centro Baco, guidato dalla psicologa Antonella Diano (anche lei presente alla serata condotta dall'attore Francesco Pupa), ha deciso di creare un ponte per ridurre le distanze col mondo delle neurodiversità. E l'estro artistico e l'intraprendenza di Gabriele hanno davvero fatto centro in questo senso nel corso della proiezione.

È stato lo stesso film maker in erba a spiegare dal palco com'è nata l'idea di “Blue ball”, esprimendosi con sicurezza e disinvoltura davanti al a un pubblico assai attento. «Blue ball è un cortometraggio astratto - ha premesso Gabriele -, che ho ideato 2 anni fa nel 2023 in un contesto artistico completamente improvvisato. Nel senso che, senza alcuna sceneggiatura o una storia principale che componesse il cortometraggio, ho dato spazio all'immaginazione e all'improvvisazione, e senza pensarci troppo, con solo un vecchio telefono LG e una pallina di carta blu, ho dato vita a questa creazione».
«Per creare questo corto - è entrato nel merito Gabriele -, sono partito dall'unica base su cui si fonda I' animazione, ovvero: che se un gruppo di immagini mostrate ordinatamente di fila vengono fatte scorrere o mostrate velocemente, queste danno l'illusione del movimento di un qualsiasi corpo e ancora oggi sia le pellicole che i video in digitale utilizzano».

Su questa breve, ma davvero esaustiva introduzione del girato (di pochi secondi) è letteralmente poi “esplosa” in video la vena poetica e artistica di un'opera prima che promette davvero bene per il futuro del giovanissimo regista indipendente.
Gabriele Gaetano e Antonella Diano, dal palco dell'Orto Tellini, hanno quindi ricevuto gli onori del pubblico accompagnati da un riconoscimento speciale donatogli dagli organizzatori della manifestazione e realizzato dal maestro orafo Michele Affidato