Lido Azzurro luogo di inclusione: per il Cnddu è «buona pratica nazionale»
Lo stabilimento balneare di Crotone ha messo a disposizione 12 ombrelloni e 12 cabine gratuite per le associazioni. Il presidente Pesavento: «Modello da diffondere in Italia»

CROTONE Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani rende nota un’iniziativa significativa, meritevole di essere valorizzata come buona pratica di inclusione sociale e di rispetto della dignità della persona: l’esperienza del Lido Azzurro di Crotone, segnalata da diverse famiglie e associazioni impegnate nell’ambito della disabilità.

“Inoltre fa sapere - Romano Pesavento, presidente del Cnddu - grazie alla collaborazione con le associazioni Casa di Julia e Gli Altri Siamo Noi, nonché con il contributo di alcune famiglie del movimento Autismo KR, il lido ha messo a disposizione 12 ombrelloni e 12 cabine gratuite – sei per ciascuna associazione – in un’area dedicata e riservata a giovani con disabilità."
Il professor Romano Pesavento afferma "Un gesto che va ben oltre la semplice concessione logistica: riflette una profonda visione dei diritti umani, fondata sulla libertà di movimento, il diritto alla partecipazione e la possibilità concreta di godere del tempo libero in sicurezza e autonomia.”

Tra i servizi offerti spiccano:
- Accesso completo e facilitato a tutti gli spazi del lido, comprese le docce (fredde e calde);
- Utilizzo della sedia Job, uno strumento che consente alle persone con disabilità motorie di raggiungere il mare e fare il bagno in tutta sicurezza;
- Supporti di salvataggio specifici, come giubbotti e salvagenti progettati per le esigenze dei bagnanti con disabilità;
- Attività ludico-ricreative condotte da operatori qualificati, in un ambiente sereno e protetto.
Continua Pesavento “Queste azioni, concrete e ben organizzate, non costituiscono semplici “servizi aggiuntivi”, ma rappresentano l’attuazione pratica di ciò che troppo spesso viene ancora trattato in termini puramente teorici: l’inclusione attiva e il diritto alla felicità per tutte e tutti, senza esclusioni.”

Infine "Il CNDDU ritiene fondamentale dare visibilità a questi esempi virtuosi, affinché diventino fonte d’ispirazione per altre realtà territoriali e per gli operatori del turismo. La disabilità non deve mai essere percepita come un ostacolo alla piena partecipazione alla vita sociale, culturale e ricreativa. Iniziative come quella del Lido Azzurro dimostrano che, con volontà, sensibilità e competenza, è possibile costruire un’Italia più giusta, accogliente e rispettosa dei diritti umani.
Un grazie sentito a chi, ogni giorno, si impegna per trasformare la parola “inclusione” da slogan a realtà."