Omicidio D'Arca, Cortese definitivamente assolto dal concorso nel delitto
La decisione della quinta sezione della Corte di cassazione che respinto il ricorso presentato dalla pubblica accusa dopo la pronuncia nell'Appello bis
CROTONE Definitivamente assolto per non aver commesso il fatto Giuseppe Cortese, 35 anni, dall'accusa di concorso nell'omicidio di Stefano D'Arca, il 54enne crotonese ucciso con cinque colpi di pistola la notte dell'8 marzo 2019 sotto i portici di viale Margherita nel centro di Crotone.
La quinta sezione della Corte di cassazione, nell'udienza riunita lo scorso 4 dicembre, ha respinto il ricorso della pubblica accusa che aveva chiesto la revisione della sentenza d'Appello in ordine al reato di minaccia aggravata. L'imputato è stato rappresentato dagli avvocati Ilda Spadafora e Francesco Laratta del Foro di Crotone .
Lo scorso 10 marzo, la Corte d'assise di Appello di Catanzaro aveva pure assolto già Cortese dal concorso in omicidio, condannandolo a un anno e 4 mesi, con sospensione condizionale della pena, per aver portato la pistola con la quale suo nonno Francesco Pezziniti, oggi 86enne, fece fuoco contro D'Arca uccidendolo. L'omicidio del cinquantaquattrenne avvenne poco dopo la mezzanotte dell'8 marzo del 2019.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'uomo si era innervosito per aver perso una scommessa su una partita di calcio e si era sfogato contro gli oggetti del bar Moka gestito da Cortese. A sparargli, però, era stato Francesco Pezziniti che aveva preso dalle mani del nipote la pistola facendo fuoco all'indirizzo di D'Arca, raggiunto da cinque proiettili al petto. Era stato lo stesso Pezziniti a chiamare la Polizia e ad assumersi la responsabilità del delitto.
La Corte d'assise di Catanzaro aveva per questo inflitto oltre 15 anni di reclusione a Pezziniti per omicidio volontario e 11 anni a Cortese per concorso anomalo nel delitto. Decisione confermata anche in secondo grado dalla corte d'assise d'appello di Catanzaro che aveva tuttavia ridotto a 10 anni e 8 mesi la pena per Giuseppe Cortese. La Cassazione, lo scorso anno, ha dichiarato definitiva la condanna di Pezziniti ma ha annullato con rinvio quella di Cortese che oggi è stato definitivamente assolto dall'accusa di concorso anomalo in omicidio.

