Sentiti i testimoni dell'aggressione del sindaco Voce al consigliere Ioppoli
Le dichiarazioni dei presenti all'accaduto sono state raccolte presso la sede della Questura di Crotone alla presenza del pm Umberto Iurlaro
CROTONE Le testimonianze sulla vicenda che ha visto il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, aggredire fisicamente il consigliere comunale Ernesto Ioppoli sono state raccolte, presso la sede della Questura, alla presenza del pm Umberto Iurlaro. I testimoni, presenti all’accaduto, sono stati tutti convocati tutti alla stessa ora, ma sono stati ascoltati singolarmente.
Adesso il magistrato valuterà il contenuto delle testimonianze e stabilirà se ci sono le condizioni per accogliere la richiesta contenuta nella querela presentata da Ioppoli. Tutto dipende da quello che hanno dichiarato i testimoni e se c’è convergenza nelle cose raccolte e verbalizzate dagli investigatori. La convocazione dei testimoni conferma le dichiarazioni fatte da Ioppoli circa l'avere dato mandato ai propri legali per procedere contro Voce.
Secondo quanto è stato possibile apprendere, non sarebbero state poste domande su questioni diverse dall’aggressione. Il pm Umberto Iurlaro non avrebbe chiesto chiarimenti sulla vicenda della costruzione delle case popolari in via Israele.
L’aggressione del sindaco, secondo quanto è dato sapere, sarebbe scattata perché Ioppoli, prendendo la parola nel corso della riunione, avrebbe detto di essere contrario alla realizzazione di quel progetto, avversato anche dai cittadini del quartiere Tufolo-Farina che hanno presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Calabria per chiedere l’annullamento del procedimento approvato dall’amministrazione comunale.
Spifferi del palazzo comunale dicono che Ioppoli potrebbe ritirare la querela che sarebbe stata presentata esclusivamente per bloccare future aggressioni nei confronti anche di altri consiglieri comunali. Non è detto, però, che il procedimento venga archiviato.
Se il pm configura che i fatti contestati sono avvenuti nelle funzioni di pubblico ufficiale la Procura potrebbe procedere anche in presenza del ritiro del querelante. Va ricordato che l’episodio si è consumato nel palazzo della Provincia di Crotone alla presenza di consiglieri comunali e del consigliere regionale Sergio Ferrari.