L'arte bianca
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CROTONE Sono solo quattro i dirigenti del Partito democratico di Crotone nominati nella nuova direzione regionale. Si tratta di Annagiulia Caiazza, Rosanna Bianco, Alessandro Giancotti e Giuseppe Dell’Aquila. Quattro su 40: il 10%. Significa che le altre quattro province calabresi hanno avuto il 90% dei membri. Significa che Crotone conta poco o niente.

La colpa è tutta del regolamento congressuale che prevede di attribuire i dirigenti ai territori in base alla popolazione residente. C’è una logica in questo regolamento che non tiene conto della storia dei territori e del valore individuale che potrebbero esprimere. Se Crotone avesse espresso un congruo gruppo dirigente di valore, il numero dei delegati da nominare in direzione sarebbe stato sempre quattro.

Questo regolamento sembra essere stato concepito in base alla regola del più forte. Più abitanti hai e più conti. Sembra proprio che questa norma sia stata scritta dalla stessa mano che ha redatto la legge elettorale calabrese. I territori con meno abitanti rischiano di non eleggere rappresentanti. Addirittura nella prima stesura i rappresentanti di Crotone erano addirittura tre.

Nell’elenco non era stata inserita Caiazza, che è stata recuperata quando si è deciso di portare da 36 a 40 il numero dei componenti della direzione. Anche nella scelta dei nomi sembra essere stato applicato un criterio: quello della rappresentanza dei territori. Caiazza e Giancotti rappresentano la città capoluogo di provincia, Bianco la zona del Petilino (lei è di Mesoraca) e Dell’Aquila il Cirotano.

È bastata una piccola indagine per capire che, oltre alla territorialità, è stata applicata la regola dell’amico che ti propone e ti sostiene. Viene fuori così che Caiazza è stata indicata dal segretario regionale Nicola Irto, Bianco dal consigliere regionale Raffaele Mammoliti, Giancotti dall’area che fa riferimento a Peppino Vallone con il beneplacito del segretario provinciale Leo Barberio e Dell’Aquila da Giuseppe Peta, responsabile regionale dell’organizzazione del Pd.

Dell’Aquila è una sorpresa perché con le sue 37 tessere non aveva i numeri per essere indicato e non poteva contare nemmeno sull’appoggio di dirigenti locali di primo piano. L’altra questione che balza agli occhi è l’assenza di un rappresentante indicato dal consigliere regionale Ernesto Alecci che, però, ha espresso due dei 130 membri dell’assemblea regionale. In quest’ultimo organismo Crotone ha avuto riconosciuti 14 rappresentanti.

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