L'arte bianca
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CROTONE Ci sono luoghi che custodiscono la memoria silenziosa di chi ha contribuito, con il proprio talento, alla storia culturale di una città. Uno di questi luoghi si trova oggi nel cuore del centro storico di Crotone, all’incrocio tra via Giuseppe Suriano e via Media, dove - secondo una recente ricerca condotta dallo studioso Andrea Pesavento - sorgeva la casa natale del pittore Niccolò La Piccola (1727–1790). 

Si tratta di una scoperta di grande valore storico, che consente per la prima volta di collocare con precisione le origini di un artista crotonese capace di farsi conoscere nella Roma del Settecento. Sulla base dei risultati della ricerca, desidero proporre che la città di Crotone renda omaggio a questo suo illustre concittadino con una targa commemorativa nel luogo della nascita: un segno semplice ma significativo, per restituire a Niccolò La Piccola il posto che gli spetta nella memoria collettiva della città. 

Nel Catasto Onciario dell’Università di Cotrone del 1743 (foglio 10) è registrata la famiglia di Niccolò La Piccola, composta dai fratelli Giuseppe e Antonio (rispettivamente sarto e calzolaio), dalla sorella Genuefra e dalla madre Lucrezia Piscitello, abitante nella parrocchia di Santa Maria. In nessun documento compare il nome del padre, e negli atti battesimali Nicola è indicato come “figlio di madre certa e di padre incerto”, una formula allora frequente nei casi di paternità non riconosciuta.

Le indagini di Andrea Pesavento hanno permesso di individuare il probabile padre dell’artista: Leonardo La Piccola, cittadino pubblico e regio notaio residente nella parrocchia di Santa Margherita. Diverse fonti collegano Leonardo ai familiari di Nicola, suggerendo una relazione diretta. La differenza di ceto sociale tra il notaio e Lucrezia Piscitello, donna di origini modeste, spiega con ogni probabilità la mancata dichiarazione ufficiale di paternità. 

Lucrezia Piscitello risulta abitare a Crotone già dal 1721. Nei documenti emergono suoi contatti con famiglie di rilievo come i Suriano, i Castillo e i Barricellis, spesso presenti come padrini ai battesimi dei suoi figli. Questi legami mostrano come, pur in una posizione sociale umile, Lucrezia fosse inserita in una rete di relazioni con esponenti del clero e della borghesia locale. 

Uno dei risultati più importanti della ricerca riguarda l’esatta individuazione del luogo di nascita di Niccolò La Piccola. La casa della famiglia Piscitello–La Piccola si trovava nei bassi dei palazzi all’incrocio tra via Giuseppe Suriano e via Media, nella sezione Peschiera di Crotone, nei pressi del palazzo Suriano e del palazzo De Castillo, all’interno della parrocchia di Santa Maria. In un disegno allegato alla ricerca, Andrea Pesavento indica proprio questo incrocio come punto preciso in cui sorgeva l’abitazione dove, il 7 febbraio 1727, nacque il pittore. 

Trasferitosi in giovane età a Roma, Nicola La Piccola si formò in un contesto artistico vivace e colto, distinguendosi per una pittura elegante e sensibile, in equilibrio tra tradizione meridionale e gusto romano. Morì nel 1790, lasciando opere di grande qualità e un’eredità artistica che merita di essere pienamente riscoperta. 

Chi scrive ritiene che questa importante scoperta meriti di essere valorizzata pubblicamente. Per questo motivo propone al Comune di Crotone di apporre una targa commemorativa nel punto in cui sorgeva la casa natale di Nicola La Piccola, all’incrocio tra via Giuseppe Suriano e via Media. Sarebbe un gesto di grande significato culturale e civile, capace di restituire alla memoria collettiva la figura di un artista crotonese che, partendo da un quartiere popolare, portò il nome della nostra città fino a Roma. Ricordare Nicola La Piccola nel luogo in cui vide la luce significa rendere omaggio non solo a un pittore, ma anche alla storia viva di Crotone, fatta di famiglie, mestieri e talenti che hanno contribuito a costruire l’identità della città.


 

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