L'arte bianca
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CROTONE All’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone torna operativo presso la Uoc di Nefrologia e Dialisi, dopo quasi due anni di sospensione, il servizio di confezionamento delle fistole arterovenose per emodialisi, insieme all’ambulatorio dedicato al monitoraggio dell’accesso vascolare. 

"Il servizio - si legge in una nota - affidato al Dr. Alessandro Colombo e alla Dr.ssa Antonietta Errante, rientra nel percorso di riorganizzazione della rete nefrologica e dialitica regionale previsto dal Dca n. 103 del 31 marzo 2023, che promuove la costituzione di un vascular team all’interno del Dipartimento Interaziendale di Area Centro di Nefrologia".     

"Il ritorno del confezionamento delle fistole arterovenose - dichiara Giuseppe Coppolino, direttore della Uoc di Nefrologia e Dialisi - restituisce piena operatività a una pratica fondamentale nella gestione della dialisi e riafferma il ruolo clinico del nefrologo nella presa in carico diretta del paziente. È il risultato di un lavoro di squadra e di una visione organizzativa coerente con la programmazione regionale, orientata alla qualità e alla continuità delle cure".   

"In controtendenza - sottolinea la nota - rispetto al quadro regionale e nazionale, nel territorio crotonese, dove operano esclusivamente i centri pubblici di Crotone e Mesoraca, il tasso di occupazione delle postazioni di emodialisi si mantiene al di sotto del 100%. Un dato che riflette l’efficacia dell’ambulatorio dedicato ai pazienti con Malattia renale avanzata, che consente un follow-up strutturato dei pazienti in fase pre-dialitica, con l’obiettivo di ritardare l’avvio della terapia sostitutiva o, quando possibile, favorire l’accesso alla dialisi peritoneale".

"La riattivazione del servizio per il confezionamento delle fistole arterovenose - dichiara il commissario straordinario dell’Asp di Crotone, Monica Calamai - è una novità importante per i pazienti, ma anche il segno tangibile di un percorso più ampio che ha caratterizzato l’intero 2025 della Nefrologia. Un anno di lavoro fatto di riorganizzazione, recupero di servizi essenziali e rafforzamento delle competenze. Il rientro del dottore Colombo, che in passato aveva scelto di lavorare altrove, conferma che l’ospedale San Giovanni di Dio sta tornando ad essere attrattivo. È un segnale incoraggiante, che ci spinge a proseguire con determinazione su questa strada, nell’interesse dei cittadini e della sanità pubblica del territorio". 

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