L'arte bianca
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CROTONE «La Fp Cgil non ha sottoscritto il contratto decentrato integrativo aziendale del Comune di Crotone. Le ragioni di tale mancata sottoscrizione sono da ricercare in un atteggiamento chiuso e poco disponibile ad affrontare e risolvere le richieste che venivano dalle sigle sindacali e dalle Rsu aziendali. Nello specifico l’applicazione di quanto previsto nell’ultimo decreto Pa». È quanto precisano in una nota Nicola Belcastro e Salvatore Scicchitano in qualità di responsabile Enti locali e segretario Fp-Cgil Area vasta /Crotone-Catanzaro-Vibo).

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«In tale occasione, il ministro Zangrillo - sottolineano Belcastro e Scicchitano - ha evidenziato che i dipendenti delle funzioni locali sono quelli meno pagati di tutto il comparto pubblico e che in occasione della contrattazione decentrata le amministrazioni potevano aumentare il fondo per la contrattazione decentrata».

«A questa richiesta - contesta il sindacato - l’Amministrazione comunale di Crotone ha risposto in maniera negativa, adducendo la mancanza di disponibilità finanziaria. In ogni occasione in cui il sindacato e le Rsu hanno avanzando richieste, come quella delle progressioni verticali in deroga che avrebbero ulteriormente riqualificato il personale aziendale, l’amministrazione ha sempre risposto picche!».

«L’ente comunale ha ribadito, in ogni occasione - incalzano Belcastro e Scicchitano -, che non vi erano risorse disponibili, senza fornire adeguate motivazioni ed anche contraddicendosi (vedi il caso della stabilizzazione dei tirocinanti dove prima si indicavano limiti finanziari per la stabilizzazione, per poi fare marcia indietro individuando, opportunamente, ulteriori risorse)».

«Ulteriore ragione della mancata firma della Fp Cgil - spiegano Belcastro e Scicchitano - è motivata dalla condivisione delle posizioni della maggioranza delle Rsu.Rispettare la volontà e le posizioni dei lavoratori e dei loro rappresentanti é sempre stato per la Cgil un elemento imprescindibile. Le questioni poste dalle Rsu sono meritevoli di attenzione e capaci di esprimere una posizione che pone al centro li miglioramento nella erogazione dei servizi offerti dal comune».

«Alla luce dei fatti verificatasi e degli approfondimenti che il caso in specie ha imposto - avvertono Belcastro e Scicchitano -, considerato che il contratto non è stato sottoscritto dalla Rsu (non basta la firma di soli tre Rsu su 12), il contratto è da considerarsi annullabile. Pertanto, con spirito positivo e con l’obiettivo di addivenire ad una soluzione ampiamente condivisa, si invita la amministrazione comunale a riprendere le trattative per la stipula del contratto decentrato integrativo, prevedendo un adeguamento, in aumento, del fondo della contrattazione decentrata ed una ulteriore riarticolazione della distribuzione dello stesso. In questa maniera verranno meglio affrontate le altre problematiche in essere e si potrà arrivare ad una sottoscrizione condivisa del contratto».

«Nel caso in cui l’amministrazione ritenga di non aderire alla richieste della lavoratori - metteno in guardia Belcastro e Scicchitano -, si valuteranno tutte le azioni finalizzate al ripristino di corrette relazioni sindacali e tutte le azioni necessarie ad una eventuale dichiarazione di nullità del contratto».


 

 

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